È stato pubblicato dalla Commissione Europea il primo Rapporto sul monitoraggio e sulle prospettive del Piano di Azione Inquinamento Zero.
La pubblicazione mostra come le politiche adottate siano riuscite a contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico e dell'inquinamento da agrofarmaci, anche se i livelli sono ancora troppo alti.
Si sono evidenziate anche importanti differenze tra i Paesi del Nord e del Sud Europa nei settori, quali il rumore nocivo, l'inquinamento da fertilizzanti o la produzione di rifiuti urbani, con progressi pressoché bloccati.
Inoltre, oltre il 10% dei decessi prematuri nell'Unione Europea ogni anno è ancora correlato all'inquinamento ambientale con livelli intorno al 5-6% nel Nord, al 12-14% nel Sud e nell'Est dell'Europa.
Sono state proposte 9 iniziative faro e 33 azioni dedicate per prevenire e ridurre l'inquinamento, e di recente la Commissione ha adottato un pacchetto con la nuova Direttiva per la qualità dell'aria e le nuove Direttive per la protezione delle acque.
Il Rapporto "First zero pollution monitoring and outlook" è basilare per la verifica e il monitoraggio dei progressi verso l'ambizione di inquinamento zero.
Le valutazioni attraversano:
- la misurazione della distanza dall'obiettivo, cercando di mettere in risalto i vantaggi nel raggiungerlo nonché i rischi di un insuccesso;
- la valutazione della probabilità di raggiungere gli obiettivi del 2030 e del 2050, individuando le potenziali sfide.
Risulta, quindi, necessario che l'Unione adotti nuove leggi antinquinamento e attui in maniera più efficace le esistenti se vuole raggiungere gli obiettivi di riduzione dell'inquinamento entro il 2030.
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