La Giunta Regionale della Campania ha approvato con apposita delibera uno stanziamento di 61 milioni e 780mila euro per riconoscere il premio al primo insediamento in agricoltura alle attività di 1.257 giovani agricoltori le quali "risultino effettivamente insediate e che abbiano mantenuto le condizioni giuridiche e di fatto che hanno consentito il loro inserimento nella graduatoria definitiva unica regionale della tipologia di intervento 6.1.1. del Programma di Sviluppo Rurale Campania 2014-2020 bando del 2017" afferma l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo.

 

Si tratta - più precisamente - del bando della tipologia d'intervento 6.1.1 lanciato nel 2017 nel quadro del cluster denominato Progetto Integrato Giovani che aveva generato un ampio overbooking ed esaurimento delle risorse, soprattutto sulla collegata tipologia d'intervento 4.1.2 "Investimenti per il ricambio generazionale nelle aziende agricole e l'inserimento di giovani agricoltori qualificati".

 
E l'assessore Caputo scelse successivamente - di comune accordo con le organizzazioni agricole - di trovare le risorse per finanziare almeno i premi previsti per i giovani risultati con progetti d'investimento finanziabili, ma in overbooking e senza risorse per la parte pubblica.


Non a caso si tratta di "Un impegno mantenuto che è il frutto del lavoro, della tenacia e della determinazione del presidente Vincenzo De Luca e mia" sottolinea l'assessore Caputo, che ricorda come "I giovani in agricoltura sono fondamentali per la sostenibilità e la competitività di lungo periodo della nostra agricoltura".

 

L'amministrazione si era data come obiettivo strategico il raggiungimento di quota 1.315 aziende agricole beneficiarie di finanziamento per favorire il ricambio generazionale

 

Questo specifico obiettivo si raggiunge e si supera nel tempo e per approssimazioni successive e in particolare: con le istanze finanziate con il primo bando del 2016 sulla 6.1.1 "in purezza" sono state finanziate 497 domande; a queste si aggiungono le prime istanze finanziate sulla tipologia 6.1.1 incastonata nel bando Progetto Integrato Giovani del 2017, ovvero 832, come da graduatoria definitiva, arrivando quindi ad un totale di 1.329 aziende agricole già finanziate.

 

"Con questo ulteriore sforzo finanziario l'amministrazione porterà a ben 2.496 il numero di giovani supportati nelle proprie iniziative produttive" è scritto nella nota della Regione.


Nel dettaglio, si tratta di 1.257 giovani che riceveranno il premio per il primo insediamento di cui 1.043 domande di premio dal valore di 50mila euro per un totale di 52 milioni e 150mila euro e di 214 domande di premio dal valore di 45mila euro per un totale di 9 milioni e 630mila euro.

 

Overbooking, urgono altri 641 milioni

A questo punto per chiudere il Psr Campania 2014-2022 resta da trovare una soluzione finanziaria al problema posto dall'overbooking su tre misure strutturali dedicate alle imprese per complessivi 595,7milioni di euro:  

 

  • Tipologia 4.1.1 per gli investimenti in agricoltura: ben 938 progetti per un valore di 244,3 milioni di euro;
  • Tipologia 4.1.2 per gli investimenti per il ricambio generazionale: 1.241 progetti, per un valore di 309 milioni di euro incastonati nel Progetto integrato giovani;
  • Tipologia 4.2.2 per gli investimenti nell'agroindustria: 257 progetti, per un valore di 42,4 milioni.

Sono tutti soldi richiesti dalla Giunta Regionale della Campania nello scorso autunno al Governo, insieme ai denari per altre misure sullo sviluppo rurale, per complessivi 641 milioni di euro: un fabbisogno imputabile al Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e di cui non si è saputo più nulla, anche se negli ultimi giorni, dalle indiscrezioni che filtrano da Palazzo Santa Lucia, si apprende che il presidente De Luca avrebbe chiesto conto al Governo con decisione di questa ingente somma. Ma ora la crisi di governo in atto a Roma mette questa trattativa in stand by.

 

Rispetto alla delibera che ha stanziato quasi 62 milioni per i giovani, si registrano le reazioni di alcune organizzazioni agricole campane.

 

Cia, nostra la prima richiesta

Per Cia Campania è la "riposta attesa da tempo per le 1.500 domande in overbooking". La dirigenza regionale della Confederazione sottolinea l'importanza dello scorrimento della graduatoria sulla Misura 611 del Pig: "La Cia in solitudine e da sempre e in solitudine sta sostenendo che bisognava dare una risposta a circa 1.500 giovani che avevano presentato domanda con il vecchio Psr, e rimasti in graduatoria senza copertura finanziaria, finanziando almeno il premio della 611 di 50mila euro macroarea C e D, 45mila euro macroarea A e B. Con l'istituzione di questo fondo di oltre 61 milioni di euro si può scorrere la graduatoria del premio una tantum della 611 del Pig".


Il presidente della Cia Campania Raffaele Amore dice: "È importante che la Regione finalmente abbia dato in parte una risposta a tutti questi giovani. Da sempre la Cia ha avanzato e portato soluzioni alla Regione per risolvere il problema di tutti questi giovani. In quanto a differenza di tutti gli altri progetti di investimento possono essere ripresentati, il premio una tantum non prevede nuove candidature: si tratta di un contributo che può essere concesso a tutti i giovani che hanno meno di 40 anni che si iscrivono per la prima volta in agricoltura".


Coldiretti, soluzione in extremis

"Una partita giocata male, ma poi raddrizzata". È il commento di Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania. "Ringraziamo il presidente De Luca e l'assessore Caputo - prosegue Masiello - per aver accolto le nostre richieste, recuperando in extremis un bando che ha un valore strategico fondamentale per l'agricoltura della nostra regione. Deludere un giovane che vuole investire in agricoltura è un danno enorme al territorio e all'economia, che nelle aree rurali rischia di tradursi in desertificazione sociale e spopolamento, perdita di biodiversità, perdita di un presidio ambientale, perdita di offerta turistica. Va compreso bene che questi giovani non cercano lavoro, ma creano lavoro, per se stessi e per altri ragazzi come loro. Il valore delle risorse recuperate a progetti non necessari e spostate sui giovani va ben oltre l'economia, tocca la vita stessa delle nostre comunità".