La Regione Campania sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ha un overbooking enorme su alcune importanti misure strutturali. Tra la tipologia d'intervento 4.1.1 per gli investimenti nelle aziende agricole, il Progetto Integrato Giovani, la tipologia 4.4.2 per le fasce tampone e i muretti a secco e il Progetto per lo Sviluppo dei Borghi Rurali ci sono ben 641 milioni di progetti approvati - imprenditoriali e di rinascita degli ambiti rurali - che rischiano di rimanere non finanziati.

Ma il 12 ottobre 2021 la Giunta Regionale della Campania "Nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha approvato la delibera con la quale la Campania chiede al Governo di finanziare attraverso 641 milioni del Pnrr l'overbooking maturato sul Psr 2014-2020è scritto in una nota di Palazzo Santa Lucia emessa dalla sede del governo campano alle 19:53 di martedì, molte ore dopo l'effettiva approvazione in giunta del provvedimento d'indirizzo politico, mentre già le organizzazioni agricole avevano anticipato la notizia dopo le 15:00. Un disallineamento temporale delle informazioni che lascia pensare a una preventiva consultazione tra il presidente Vincenzo De Luca ed il Governo prima di scegliere la formula per comunicare la notizia.

"Grazie all'attenzione che ha sempre dimostrato il presidente De Luca - ha dichiarato l'assessore regionale all'agricoltura Nicola Caputo - riusciamo a dare una risposta concreta a tanti che in questi anni hanno atteso i tempi lunghissimi della burocrazia".

"Con le risorse richieste
- spiega Caputo - saranno finanziati i progetti ammissibili ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria di alcuni bandi":

In particolare Caputo elenca i bandi con le graduatorie da soddisfare, i progetti da salvaguardare e gli importi necessari alla copertura. In caso di intesa positiva con Roma, verrebbero pagati:

  • sulla tipologia 4.1.1, ben 938 progetti per un valore di 244.312.047,24 euro
  • sul Progetto Integrato Giovani, altri 1.241 progetti, per un valore di 308.971.047,61 euro
  • sulla tipologia 4.4.2, ancora 257 progetti, per un valore di 42.375.125,81 euro.

E Caputo aggiunge anche che si è pensato di coprire "il Progetto Collettivo di Sviluppo Rurale, 42 progetti (42 interventi pubblici proposti da comuni e 102 attività produttive proposte da soggetti privati), per un valore di 45.257.263,07 euro".

"Una grande occasione per l'agricoltura campana - conclude Nicola Caputo - per quel salto di qualità necessario per affrontare le sfide del futuro".

Da una nota del consigliere regionale Franco Picarone, presidente della Commissione Consiliare Bilancio, si apprende anche che la delibera di giunta pone al Governo eventuali alternative al finanziamento dell'overbooking del Psr campano su altre fonti: Fondo Sviluppo e Coesione e Fondo Complementare.

Confagricoltura Campania, evento eccezionale positivo

"Siamo di fronte a un evento eccezionale positivo per l'agricoltura della Campania: la scelta del presidente Vincenzo De Luca, dell'assessore alle politiche agricole Nicola Caputo e del presidente della Commissione C  onsiliare Bilancio, Franco Picarone di richiedere i fondi del Pnrr per finanziare le novità imprenditoriali delle aziende agricole campane e lo sviluppo dei borghi rurali per 641 milioni di euro premia la progettualità del territorio, la capacità di lettura dei bisogni del tessuto produttivo e sociale da tutti compiuto ed è nel segno delle indicazioni di Confagricoltura Campania". Così Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, sulla notizia dell'approvazione della delibera di giunta regionale che dà mandato al presidente di negoziare con Roma la richiesta di fondi per 641 milioni, da attingere sul Pnrr.

"I 641 milioni richiesti sono fondi aggiuntivi rispetto ai 601,5 milioni del biennio di transizione del Psr Campania
- sottolinea Marzano - ottenerli equivarrebbe ad assicurare una svolta epocale per l'agricoltura della Regione Campania".


Coldiretti Campania, risposta concreta alla burocrazia

"La Giunta Regionale e il presidente De Luca - commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania - offrono una risposta concreta che fa giustizia del tempo perso e delle lungaggini burocratiche con un'intuizione intelligente. Con la richiesta di 641 milioni sui fondi Pnrr si chiudono le vertenze del passato e si liberano risorse, che consentiranno di lavorare ai bandi del prossimo biennio del nuovo Psr, potendo contare su 600 milioni senza la zavorra di capitoli ancora da chiudere. Era necessario dare seguito alla volontà diffusa e crescente d'impresa in agricoltura, in particolare sostenendo la voglia di fare dei giovani che alimenteranno la crescita dei prossimi anni, investendo quindi sul ricambio generazionale, sull'innovazione e sulla tutela delle aree rurali".

"Dopo lo sforzo dello scorso anno - aggiunge Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania - che ha visto la regione investire 80 milioni di euro per far fronte al covid-19, oggi assistiamo ad una rinnovata e forte volontà politica d'immettere liquidità nel settore agricolo. Un ringraziamento particolare, oltre al governatore, va all'assessore all'agricoltura Nicola Caputo e al presidente della Commissione Bilancio Franco Picarone".


Cia Campania, verso stagione di rilancio e innovazione

"Con questa delibera della regione, che chiede 641 milioni sul Pnrr per finanziare l'overbooking del vecchio Psr e i 601 milioni che la regione deve impegnare per il 2022, l'agricoltura campana potrà vivere una vera stagione di rilancio, innovazione e cambiamento nei prossimi due anni" commenta Mario Grasso direttore regionale di Cia Campania.

La dirigenza dell'organizzazione regionale guidata da Alessandro Mastrocinque accoglie di buon grado il deliberato di giunta a firma del presidente De Luca, in cui si ufficializza l'appostamento delle risorse messe a disposizione nell'ambito del Pnrr o, in seconda istanza, con le risorse legate alla riprogrammazione di altri fondi.

"Si tratta di un segnale importante per il territorio campano e per i tanti giovani che attendono risposte e il riconoscimento delle tante progettualità candidate"
argomenta il presidente Mastrocinque."Alla luce di quanto ufficializzato dalla regione, Cia Campania valuta non solo l'incremento esponenziale del tessuto imprenditoriale e produttivo nel comparto agroalimentare, ma anche un effetto moltiplicatore sull'indotto che sarà generato dal finanziamento erogato a tutti i progetti ammissibili, ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria. Grazie alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza l'agricoltura torna a occupare un ruolo centrale su scala macroeconomica, con conseguenti opportunità di crescita dell'export".