Cambia il clima, tanto che nel sud del Belpaese si coltivano oggi frutti tropicali, nuovo sbocco commerciale che solo fino a qualche decennio fa poteva sembrare una simpatica boutade.

 

Se però tali cambiamenti possono creare nuovi spazi da colonizzare a favore di specie già esistenti in altre porzioni del Pianeta, i mutati scenari possono anche minacciare altre specie di estinzione. E non ci sono solo i cambiamenti del clima sul banco degli imputati, dal momento che ad essi si unisce l'urbanizzazione frenetica di ampie porzioni della Terra, con la conseguente deforestazione e conversione ad urbano, industriale e agricolo di superfici una volta selvatiche.

 

Urge quindi porre freno a tale emorragia di specie, innanzitutto monitorando al meglio il fenomeno e comprendendone a fondo le dinamiche. Poi, si spera, individuando e attuando i più razionali rimedi.

 

In tal senso è in programma in Italia la prima edizione di un congresso internazionale dedicato proprio alla conservazione delle piante minacciate di estinzione, ovvero l'International Plant Translocation Conference (IPTC2022).

 

L'evento si terrà dal 20 al 23 giugno presso il Dipartimento di Scienze dell'Università degli Studi Roma Tre (Viale G. Marconi n. 446, Roma) e vedrà la partecipazione di oltre 70 relatori provenienti da 16 paesi.  

 

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I temi del congresso

Alla conferenza saranno presenti nove invited speakers, selezionati fra i top-scientist nel campo della conservazione della natura e provenienti da importanti istituzioni mondiali, quali l'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, il Center for Plant Conservation degli Stati Uniti, il Missouri Botanical Garden, la Curtin University (Australia), il Meise Botanical Garden (Belgio), la Liverpool John Moores University (Regno Unito), l'Università di Cagliari, l'Università di Pavia e l'Orto Botanico di Roma (Università La Sapienza). 


Tra i temi “scottanti” trattati vi sarà il rapporto tra piante minacciate di estinzione e agricoltura, nonché la migrazione assistita di vegetali in risposta al cambiamento climatico e infine le de-estinzioni. 

 

Accesso all'evento

Il convegno è dedicato ovviamente agli "addetti ai lavori", quindi non è aperto al pubblico, eccezion fatta per i giornalisti che fossero interessati.

 

La procedura per registrarsi al congresso è semplice: il giornalista deve inserire i propri dati nel form generico, senza però versare la quota di iscrizione e inserendo nel campo note la qualifica di giornalista, come pure il nome della testata, il giorno prescelto per l'accesso e la modalità preferita, ovvero se in presenza oppure online.