La Toscana ha aperto il bando per finanziare progetti di cooperazione per lo sviluppo di filiere corte e mercati contadini locali.

 

Un bando, attivato sulla Sottomisura 16.4 del Psr, che era stato annunciato nelle settimane scorse e che dal 1 aprile è ufficialmente aperto.

 

Gli obiettivi principali che si vogliono raggiungere sono 3:

  • la creazione di nuove forme di cooperazione commerciale tra piccoli operatori indipendenti nelle filiere agroalimentari;
  • lo sviluppo di nuove forme di vendita per avvicinare gli agricoltori ai consumatori finali, aumentando gli sbocchi di mercato per le piccole produzioni e i prodotti di nicchia;
  • la promozione e la valorizzazione locale delle produzioni del territorio, sviluppando un senso di fiducia verso i produttori e di appartenenza al territorio stesso, grazie alla tracciabilità della filiera corta.

Al bando possono partecipare come beneficiari dei partenariati formati da aziende agricole, piccole e medie imprese del settore agroalimentare, associazioni, comunità del cibo e della biodiversità, e cooperative agricole di conferimento.

 

Le varie aziende del partenariato dovranno poi formare una associazione temporanea di scopo (Ats) o una rete di contratto e individuare un'azienda capofila.

 

L'importante è che ci siano almeno 2 aziende agricole e che, in ogni caso, la metà dei soggetti del partenariato siano aziende agricole.

 

Il bando offre un contributo pari al 70% delle spese sostenute per gli investimenti immateriali e del 40% per quelli materiali.

 

Nello specifico gli investimenti immateriali finanziabili sono:

  • gli studi preliminari, gli studi di fattibilità e le indagini di mercato;
  • le attività di animazione del partenariato;
  • la redazione e la presentazione del progetto, compresi gli eventi e le attività di divulgazione dei risultati del progetto;
  • la costituzione dell'accordo di partenariato;
  • la promozione dei prodotti attraverso attività di informazione, comunicazione e pubblicità che deve essere fatta a raggio locale.

Gli investimenti materiali che possono essere coperti dal finanziamento invece sono:

  • l'acquisto di macchine e attrezzature per la logistica e per la commercializzazione dei prodotti delle aziende del partenariato. Intendendo per logistica la gestione delle operazioni di stoccaggio e distribuzione dei prodotti e per commercializzazione l'attività necessaria alla vendita dei prodotti.

Per gli investimenti immateriali il contributo massimo ammesso per ogni partenariato è di 150mila euro e per quelli materiali di 50mila euro.

 

Il contributo minimo richiedibile in totale invece è di 30mila euro e quindi non saranno accettate domande per importi minori.

 

Le domande devono essere presentate ad Artea entro il 31 maggio 2022.

 

Per tutti i dettagli si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.