In Nord Italia non piove, ma gela. Non bastava la siccità invernale, le prime fioriture devono fare i conti anche con gli sbalzi termici, ed "È soprattutto il settore dell'ortofrutta di qualità a rischiare per le disastrose gelate alle porte della primavera, con fenomeni che portano ad un'escursione giornaliera anche di 20 gradi a  partire da sotto zero" come precisa Francesco Vincenzi, presidente Anbi, Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

Ma c'è un modo per difendere le gemme: creare attorno ad ognuna un piccolo igloo.

Numerosi Consorzi di Bonifica dell'Emilia Romagna hanno infatti deciso di attivare le pratiche antibrina, garantite da una singolare pratica irrigua che nasce dal principio degli igloo eschimesi.

L'irrigazione antibrina consiste nel mantenere costante, attorno allo zero termico, la temperatura degli organi vegetali, ricoprendoli con uno strato di ghiaccio "protettivo". Questa tecnica ad hoc necessita della distribuzione costante di risorsa idrica, utile alla formazione del ghiaccio.

"Nonostante la quantità minima di risorsa idrica disponibile in questo periodo, gli imprenditori agricoli, utilizzando una semplice pratica agronomica, riescono a proteggere la prima fioritura stagionale dalle gelate, verificatesi in modo grave già negli anni scorsi - conclude Massimo Gargano, direttore generale di Anbi-. È un esempio evidente di ottimizzazione d'uso della risorsa idrica, dove proprio ogni goccia è garanzia di reddito per gli operatori del settore e tutela del nostro cibo".