I viticoltori che intendano presentare ai competenti uffici delle regioni e delle province autonome un progetto di ristrutturazione o riconversione dei vigneti ai sensi della Organizzazione Comune di Mercato ancora vigente nel 2022 per la campagna 2022-2023 dovranno farlo in anticipo di due mesi e mezzo rispetto ai tempi normalmente previsti dalle vigenti disposizioni del Ministero delle Politiche Agricole.

Tanto accade perché il 2 febbraio 2022 la Conferenza Stato Regioni ha sancito intesa sullo schema di Decreto Ministeriale del Mipaaf concernente la modifica del Decreto 3 marzo 2017, numero 1411 per quanto riguarda i termini temporali per l'applicazione della misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti prevista dalla Ocm per il settore vitivinicolo. E il Decreto di modifica non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e non figura ancora sul sito web del Mipaaf.

Secondo il Decreto Ministeriale di modifica appena approvato e di cui AgroNotizie è venuta in possesso, che aggiunge il comma 1 bis all'articolo 4 del Decreto 3 marzo 2017, numero 1411, il termine per la presentazione delle domande di aiuto per la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti - limitatamente alla campagna 2022-2023 - è anticipato al 15 marzo 2022. Quindi almeno per quest'anno non si potranno presentare le domande ai competenti uffici delle regioni e delle province autonome entro il 31 maggio, ma occorrerà affrettarsi, atteso che la scadenza del 15 marzo è tra poco meno di un mese.

Il comma 1 bis dispone ancora che, sempre limitatamente alla campagna 2022-2023: "il termine per la definizione della graduatoria di ammissibilità delle domande di aiuto è fissato al 30 settembre 2022". Anche questo termine è anticipato, poiché normalmente le graduatorie regionali devono essere pronte entro il 30 novembre, ma il 2022 farà decisamente eccezione.

Tali anticipazioni dei tempi, come scritto nella premessa del Decreto ministeriale, sono state richieste espressamente dalle regioni in quanto il 2022 è l'ultimo anno della politica agricola sulle Ocm disposta ai sensi del Regolamento Ue 1308/2013 ed i relativi applicativi. Un'esigenza di tipo burocratico dunque, che in questo caso però dovrebbe accelerare i tempi e non allungarli.