L'ecommerce non è certo un fenomeno nuovo. Quando ci occorre un libro, un capo d'abbigliamento o un giocattolo da regalare spesso l'acquisto viene concluso online. La pandemia ha rafforzato questa tendenza, ma c'è un settore che è ancora reticente a passare dal negozio fisico a quello digitale: l'agricoltura.

Oggi quando l'agricoltore deve acquistare attrezzature, parti di ricambio, materiale di consumo, sementi o agrofarmaci si reca nella rivendita di zona o dal concessionario di fiducia. È raro che apra il computer o un'app per fare acquisti online.

I motivi di questa reticenza sono vari. Da un lato l'abitudine consolidata di andare in negozio, dall'altro la necessità di confrontarsi con dei tecnici. C'è inoltre la poca dimestichezza con il digitale ed infine l'assenza di un player forte come Amazon all'interno del quale è possibile trovare qualunque tipo di bene.

Eppure qualcosa si sta muovendo. Pochi giorni fa la startup francese Farmitoo ha raccolto 10 milioni di euro dal fondo di investimento Ventech, da IXO Private Equity e dal fondo Ambition Amorçage Angels (F3A) del Future investment program (Pia) gestito per conto dello Stato francese da Bpifrance.

Il team di Farmitoo
Il team di Farmitoo

L'obiettivo del round di investimento è continuare la crescita del marketplace nel settore agricolo nei Paesi in cui è già presente (Francia, Italia, Germania, Austria e Belgio) ed espandersi ancora, nello specifico in Spagna e Olanda. Dopo una prima raccolta di 1 milione di euro nel 2018, e una seconda di 1,5 milioni di euro nel 2020, Farmitoo ora vuole ampliare la sua base clienti, pari a 25mila farmer che hanno già fatto acquisti sul marketplace.

Farmitoo è un ecommerce all'interno del quale è possibile acquistare beni di consumo, attrezzature e parti di ricambio. Il rapporto diretto con le aziende produttrici, fanno sapere dalla startup, permette di offrire prezzi competitivi e una consegna dei beni in tempi brevi direttamente dall'acquirente. Sono questi i punti di forza che dovrebbero spingere gli agricoltori ad abbandonare le vecchie abitudini per abbracciare la svolta digitale anche nell'acquisto di attrezzature e beni di consumo.

"L'ambizione di Farmitoo è di svilupparsi geograficamente, aumentando la sua offerta di attrezzature agricole e ricambi, su diversi assi verticali: allevamento, cereali, viticoltura, orticoltura. Per il momento il core business di Farmitoo sono le attrezzature agricole, i pezzi di ricambio e le macchine trainate. Certo, queste sono solo alcune delle tante categorie di prodotti dedicati al settore agricolo. In futuro, tante altre referenze, come gli agrofarmaci, andranno ad aggiungersi al catalogo per garantire agli agricoltori una scelta sempre più vasta", racconta Mathilde Lefrançois, confondatrice di Farmitoo insieme a Grégoire Casoetto, Pierre Ducoudray e Denis Fayolle.

Ad oggi sono 25mila gli agricoltori sparsi per il vecchio continente che hanno fatto acquisti almeno una volta su Farmitoo, ma i margini di crescita sono enormi. Basti pensare che solo in Italia ci sono circa 1,1 milioni di aziende agricole e che a livello globale il mercato delle attrezzature agricole è stimato intorno ai 70 miliardi di euro.

Ma l'avvento dell'ecommerce nel settore primario è un fenomeno che globalmente ha già le spalle larghe. I due casi più interessanti riguardano Farmer Business Network negli Stati Uniti e Pinduoduo in Cina.

FBN è una piattaforma sulla quale gli agricoltori possono acquistare agrofarmaci, sementi, attrezzature e tutto quello che può servire all'attività agricola. Ma la killer application che ha fatto il successo della piattaforma riguarda la gestione dei dati. Ogni agricoltore infatti è incentivato a creare un proprio profilo e inserire le informazioni riguardanti la propria azienda agricola, come estensione, posizione geografica, tipologia di terreno, tipo di coltivazione, di trattamenti, e soprattutto la resa. Tutti questi dati, assolutamente anonimi, vengono aggregati ed analizzati per offrire suggerimenti agli iscritti su come massimizzare la produttività delle proprie farm.

Poniamo il caso che un agricoltore dell'Iowa sia indeciso su quale ibrido di mais seminare o su che tipologia di diserbo effettuare. Consultando l'interfaccia di Farmer Business Network riceverà preziosi consigli che si basano sull'esperienza di altre migliaia di agricoltori e potrà poi acquistare direttamente sulla piattaforma la semente o l'agrofarmaco suggerito dal sistema. Sistema che, trattando con tutti i produttori di attrezzature e mezzi tecnici, è assolutamente laico e offre così dei consigli disinteressati e per questo ampiamente seguiti.

Pinduoduo è invece un gigante dell'ecommerce cinese che ha sviluppato una propria piattaforma di agricoltura digitale attraverso la quale gli agricoltori possono ottenere dei consigli per ottimizzare la gestione delle aziende agricole. Inoltre si rivolge direttamente al consumatore vendendo i prodotti agricoli e portandoli nelle case delle famiglie cinesi. In questo modo si è creata una integrazione di filiera che almeno per il momento ha permesso agli agricoltori di acquistare beni a basso costo e di vendere i prodotti agricoli direttamente al consumatore, saltando gli intermediari.