L'indice dei prezzi Usa cade a 5.460 punti
Il 23 marzo 2021 a Chicago l'indice settimanale dei prezzi Usa del grano duro invernale ha subito una caduta di 244 punti sul 16 marzo (-4,95%), scendendo a 5.460 punti e allontanandosi ancora di più dai 6.131 punti del 23 febbraio scorso (-10,94%), quando si era verificato un picco rispetto al quale i prezzi sono poi sempre calati. Attualmente il valore dell'indice americano è attestato addirittura al di sotto di 220 punti rispetto al livello raggiunto il 1° gennaio 2021 che è stato di 5.680 punti (-3,87%). E si assottiglia il guadagno a medio termine sul 1° gennaio 2020, quando l'indice era attestato a 4.555 punti: appena il 23,8% contro l'oltre 30% di qualche settimana fa.Borsa merci Roma
Ieri, alla Borsa merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di "franco partenza" Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 268 euro alla tonnellata sui valori minimi e 273 euro sui massimi, registrando stabilità sulla seduta del 17 marzo scorso. Nelle tre sedute precedenti a Roma il cereale pastificabile ha perso 5 euro alla tonnellata e le quotazioni di ieri permangono in perdita rispetto a quelle spuntate il 29 luglio 2020 di 5 euro alla tonnellata.Borsa merci Foggia
Il 24 marzo 2021 l'Osservatorio prezzi della Borsa merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 13%, alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" e Iva esclusa ha rilevato i prezzi a 292 euro alla tonnellata sui minimi e 297 sui massimi, registrando nuovamente stabilità sulla precedente seduta del 17 marzo. Su Foggia l'ultimo movimento di prezzo risale alla seduta del 24 febbraio, quando invece si era avvertito un deciso calo di 8 euro alla tonnellata sulla seduta del 17 febbraio 2021. Su questa piazza il cereale perde 5 euro alla tonnellata sui valori registrati il 29 luglio 2020.Borsa merci di Bari
Il listino della Borsa merci di Bari del 23 marzo 2021 segnala stabilità per il grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di "franco partenza/arrivo" e Iva esclusa. Il cereale è stato fissato a 291 euro alla tonnellata sui minimi e 293 sui massimi, stabile sui valori della scorsa seduta, quando invece si era registrata l'ultimo calo di 1 euro a tonnellata. Le ultime quotazioni segnalano che sul 28 luglio su questa piazza il cereale pastificabile nazionale perde 5 euro alla tonnellata sui minimi e 8 euro sui massimi.Per quanto riguarda le quotazioni di frumento estero "Nazionalizzato rinfusa franco porto Bari", la Commissione cereali e legumi sulla piazza di Bari ha fissato il grano duro Spagnolo con il 12% di proteine a 302 euro sui valori minimi e 306 sui massimi, registrando così stabilità sulla precedente seduta del 16 marzo. Questo cereale rispetto alla seduta del 28 luglio guadagna 10 euro sui minimi e 9 euro sui massimi. Il Canadese 1 con proteine al 15% con valori di 295-299 euro resta stabile sulla precedente seduta. Questo cereale, rispetto al 17 novembre 2020, data di esordio commerciale sulla piazza di Bari, guadagna 2 euro a tonnellate sui minimi e perde 4 euro sui massimi.
Associazione granaria meridionale di Napoli
L'Associazione granaria meridionale il 23 marzo scorso alla Borsa merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di "franco arrivo", qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79/80 chilogrammi per 100 litri in 306 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi, risultando in calo di 6 euro solo sui massimi sulla seduta precedente. Su questa piazza - nonostante i ribassi delle scorse settimane - dal 28 luglio si registrano ancora guadagni di 6 euro alla tonnellata sui minimi e 5 euro sui massimi.Associazione granaria di Milano
Secondo il listino pubblicato dall'Associazione granaria di Milano il 23 marzo 2021, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni "escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento", assume i seguenti prezzi a seconda delle provenienze:- Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 288 euro a tonnellata sui minimi, 293 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 16 marzo; pertanto questa provenienza perde sulla seduta del 28 luglio 2020 ben 7 euro alla tonnellata sui minimi e 9 euro sui massimi.
- Produzione Centro Italia, con proteine non determinate, 300 euro alla tonnellata sui minimi, 303 euro sui massimi, stabile sulla seduta precedente; pertanto anche questa provenienza perde sulla seduta del 28 luglio 3 euro a tonnellata sui minimi e 9 euro sui massimi.
- Produzione Sud Italia, non quotata.
I frumenti duri esteri comunitari presentano stabilità sulle precedenti sedute dal 15 dicembre 2020 in poi e con una valutazione di 304 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi. E pertanto registrano valori superiori di 4 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 28 luglio. Il generico frumento duro non comunitario è stato quotato a 304-315 euro alla tonnellata e risulta quindi stabile sulle precedenti sedute dal 15 dicembre 2020 in avanti; ora questa provenienza guadagna così 2 euro sui valori raggiunti nella seduta del 28 luglio.
Associazione meridionale cerealisti di Altamura
L'Associazione meridionale cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 19 marzo scorso, e i prezzi per il cereale pastificabile nazionale, alle condizioni di "Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura", qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati in 293 euro alla tonnellata sui minimi e 296 sui massimi, risultando stabili sulle sedute del 26 febbraio e del 5 e 12 marzo scorsi. Il cereale pastificabile su questa piazza - nelle sedute tra il 5 ed il 26 febbraio - ha conseguito perdite complessive per 7 euro alla tonnellata. Nonostante questi ultimi cali reiterati, dal 31 luglio su questa piazza il cereale pastificabile nazionale registra una crescita di 4 euro alla tonnellata sui minimi e di 9 euro sui massimi.Su questa stessa piazza, il cereale pastificabile estero Canadese di prima qualità è stato fissato in pari data a 296 euro alla tonnellata sui minimi e 299 euro sui massimi, stabile sulla seduta precedente. Dal 31 luglio il Canadese di prima qualità su questa piazza ha ceduto 13 euro alla tonnellata di valore.
Borsa merci Bologna
L'ultimo listino della Borsa merci della Camera di commercio di Bologna data 18 marzo 2021 e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% ed un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di "franco partenza Bologna" è stato fissato a 288 euro alla tonnellata sui minimi ed a 292 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'11 marzo scorso. Su questa piazza il cereale pastificabile nazionale ha perso 7 euro alla tonnellata nelle sedute tra il 18 febbraio ed il 4 marzo 2021. Sulla seduta del 30 luglio il grano duro fino su questa piazza guadagna ancora 5 euro di valore sui minimi e 3 euro sui massimi.I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri
I prezzi medi all'origine del grano duro fino rilevati da Ismea - nel corso dell'ultima decade - denotano una prevalenza assoluta di piazze stabili: 11 su 13 monitorate. Si evidenziano due piazze in ribasso: Milano - al terzo calo consecutivo e Ferrara.Milano scende a 290,50 euro alla tonnellata il 16 marzo scorso, perdendo così 1 euro rispetto alla rilevazione Ismea del 9 marzo (-0,3%). Questa stessa piazza aveva già perso 2 euro il 9 marzo rispetto al 2 marzo (-0,7%) e 4 euro in quest'ultima data rispetto al 23 febbraio (-1,3%). La spirale ribassista dovrebbe pertanto essere in fase di esaurimento, ma in tre settimane ha tagliato il prezzo medio del cereale pastificabile all'origine di ben 7 euro.
In evidenza anche Ferrara, che con 289 euro alla tonnellata di prezzo medio registrato il 15 marzo, perde 2 euro sulla rilevazione Ismea dell'8 marzo (-0,7%). Questa stessa piazza il primo febbraio era ancora attestata a 296 euro alla tonnellata di prezzo medio: da allora ha subito un calo di ben 7 euro (-2,4%).
Piazza |
Data di Rilevazione |
Prezzo medio in euro alla tonnellata |
Variazione sulla settimana precedente |
Condizioni di Vendita |
Matera | 22-03-2021 | 300,00 | 0% | Franco azienda |
Firenze | 19-03-2021 | 241,50 | 0% | Franco azienda |
Grosseto | 18-03-2021 | 284,00 | 0% | Franco azienda |
Foggia | 17-03-2021 | 291,50 | 0% | Franco azienda |
Catania | 16-03-2021 | 267,50 | 0% | Franco azienda |
Milano | 16-03-2021 | 290,50 | -0,3% | F.co magazzino arrivo |
Napoli | 16-03-2021 | 310,00 | 0% | F.co magazzino arrivo |
Palermo | 16-03-2021 | 267,50 | 0% | Franco azienda |
Ancona | 15-03-2021 | 216,00 | 0% | Franco azienda |
Bari | 15-03-2021 | 294,50 | 0% | Franco azienda |
Ferrara | 15-03-2021 | 289,00 | -0,7% | Franco azienda |
Macerata | 15-03-2021 | 220,00 | 0% | Franco azienda |
Perugia | 15-03-2021 | 222,00 | 0% | Franco azienda |
Risultano poi tutte stabili ed aggiornate le altre piazze. Rispetto alla tabella sopra esposta è possibile effettuare ogni altro raffronto coi prezzi pubblicati la settimana precedente per i quali si rimanda all'articolo del 18 marzo scorso.