Nelle campagne di Alghero i più penalizzati dall'ultima ondata di maltempo sono i prodotti di stagione da campo ma anche alcuni vigneti cominciano a soffrire. Da molti giorni le colture sono sommerse e molte non saranno raccolte perché da buttare. Le zone più colpite sono Guardia Grande, Sa Segada, Santa Maria La palma e Maristella, dove si trovano campi coltivati: cavolfiori, cavolo rosso, patate, finocchi, carciofi, fave, grano ed erbai. Compromessi anche diversi campi di fragole. In pericolo anche alcuni vigneti che possono subire dei danni a seguito degli allagamenti per asfissia radicale.
"Le precipitazioni straordinarie di questi giorni che si aggiungono ad altre ondate di piogge straordinarie e a mesi di piogge - afferma il direttore di Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti - stanno mettendo in ginocchio centinaia di agricoltori. I campi saturi di acqua sono da giorni allagati e stanno mettendo in pericolo diverse colture".
Oltre il danno la beffa perché molti agricoltori vista la lentezza nel rimborso delle polizze assicurative non riescono a sostenerne le spese e hanno dovuto rinunciare a questo importante paracadute.
"Le assicurazioni agricole hanno dei costi molto alti che si riesce a sostenere grazie ai rimborsi di oltre il 50% delle somme da parte di Agea - afferma il componente del consiglio del Consorzio di difesa di Sassari, Antonello Deiana -. Purtroppo questo strumento molto utile si è inceppato nel momento in cui i rimborsi arrivano in forte ritardo anche oltre le due e tre annualità. In molti hanno rinunciato e stanno rinunciando all'assicurazione in quanto è impossibile anticipare più annualità. Alcuni sono ricorsi anche ai prestiti bancari e si sono ritrovati in serie difficoltà a causa di questi ritardi".
"In questo modo si toglie alle aziende uno strumento fondamentale che spesso riesce a tutelarle, soprattutto in un momento come questo in cui i cambiamenti climatici le stanno esponendo a perdite ingentissime in quasi tutte le annate" spiega il presidente di Coldiretti Nord Sardegna, Battista Cualbu.
"Con la mancanza di certezze nei tempi di rimborso e con gli impegni presi, le aziende agricole si sono ritrovate con debiti elevati e da paracadute queste assicurazioni si sono trasformate in ghigliottina. Dall'altra creano un corto circuito in cui da una parte si è costretti a rinunciare all'assicurazione ma dall'altra ci si espone alle bizze del tempo. È fondamentale avere tempi certi per ripristinare questo importante strumento".