I prezzi internazionali del grano duro - già decisamente in altalena nell'ultimo mese di novembre - in questa ultima settimana sono tornati al ribasso, con una picchiata piuttosto decisa sotto i valori di fine ottobre, anche se permangono su livelli relativamente più alti rispetto alla prima metà dell'anno.

Un segnale d'incertezza che forse è bastato ad orientare sei Borse merci italiane su sette ad una prudente stabilità di prezzo sul cereale pastificabile nazionale. Senza però dimenticare che una certa stanchezza preesisteva da qualche tempo: Foggia ieri registra già la sua terza seduta di prezzi fermi, seguita a ruota dalla battuta d'arresto di Bari, che l'altro ieri ha confermato per la seconda seduta consecutiva lo stop dei valori. I mercati all'origine raccolgono il segnale di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta, confermando i prezzi della scorsa settimana, tranne a Ferrara, Firenze, Campobasso e Napoli dove invece si registrano ancora dei, se pur lievi, aumenti.
 

Indice dei prezzi Usa scende a 5.053

Ieri a Chicago l'indice dei prezzi Usa del grano duro invernale ha perso ben 234 punti sulla settimana precedente (-4,43%), portandosi a quota 5.053. Si tratta di una perdita piuttosto importante che riporta il valore di questo indice al di sotto della soglia di fine ottobre, quando la tendenza all'aumento era sostenuta. Ieri i valori dell'indice americano si sono comunque portati a 498 punti sopra quelli raggiunti il 1° gennaio 2020, che fu di 4.555 punti base, realizzando un rialzo a medio termine del 10,93%.
 

I prezzi all'ingrosso in Italia si fermano

In Italia, il cereale pastificabile nazionale presenta sei borse merci monitorate su sette stabili, mentre solo Bologna resta ancora in crescita e con tutte le piazze che presentano valori più elevati di fine luglio. Fermo il Canadese di prima qualità sulla piazza di Altamura, in calo di 3 euro a Bari lo Spagnolo, stabile invece il Canadese 1, come restano fermi i valori dei grani duri esteri alla granaria di Milano: sia comunitari che extracomunitari.
 

Borsa merci Roma

Ieri, alla Borsa merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di "franco partenza" Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 277 euro alla tonnellata sui valori minimi e 282 euro sui massimi, registrando stabilità sulla precedente seduta del 25 novembre, quando era invece risultato in aumento di 2 euro alla tonnellata sulla seduta del 18 novembre. Sulle quotazioni raggiunte il 29 luglio il cereale pastificabile guadagna 4 euro alla tonnellata.
 

Borsa merci Foggia

Il 2 dicembre 2020 l'Osservatorio prezzi della Borsa merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 13%, alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" e Iva esclusa ha confermato i prezzi di 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 sui massimi raggiunti nella seduta dell'11 novembre e confermati nelle successive del 18 e 25 novembre. L'11 novembre si era registrato un incremento di 8 euro alla tonnellata sul 4 novembre. Si tratta della terza riunione all'insegna della stabilità dopo tre rialzi consecutivi. Su questa piazza il cereale guadagna 3 euro alla tonnellata sui valori registrati il 29 luglio 2020.
 

Borsa merci di Bari

Il listino della Borsa merci di Bari del 1° dicembre dà un altro segnale di stabilità per il grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di "franco partenza/arrivo" e Iva esclusa. Il cereale ha confermato i valori della precedente seduta del 25 novembre, già fissati il 17 novembre sul 10 del mese scorso, pervenendo alla quotazione di 303 euro alla tonnellata sui minimi e 308 sui massimi. Si tratta del secondo segno di stabilità dopo cinque aumenti susseguitisi dal 29 settembre. Dal 28 luglio su questa piazza il cereale pastificabile nazionale ora guadagna 7 euro alla tonnellata.

Per quanto riguarda le quotazioni di frumento estero "Nazionalizzato rinfusa franco porto Bari", la Commissione cereali e legumi sulla piazza di Bari ieri ha fissato il grano duro Spagnolo con il 12% di proteine a 300 euro sui valori minimi e 304 sui massimi, registrando così una riduzione di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta. Stabile invece il Canadese 1 con proteine al 15% sui valori di 299-303 euro alla tonnellata, gli stessi già registrati nella precedente seduta ed in quella di esordio del 17 novembre 2020.
 

Associazione granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione granaria di Milano il 1° dicembre, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni "escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento", assume i seguenti prezzi a seconda delle provenienze:
  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 297 euro a tonnellata sui minimi, 304 euro sui massimi, stabile sulla seduta del 24 novembre; pertanto questa provenienza guadagna ora 2 euro sulla quotazione del 28 luglio.
  • Produzione Centro Italia, con proteine non determinate, 309 euro a tonnellata sui minimi, 314 euro sui massimi, stabile sul 24 novembre; pertanto anche questa provenienza guadagna ora 2 euro sulla quotazione del 28 luglio.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.
I frumenti duri esteri comunitari presentano stabilità sulla precedente seduta con una valutazione di 304 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi. E pertanto registrano valori superiori di 4 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 28 luglio.

Il generico frumento duro non comunitario è stato quotato a 304-315 euro alla tonnellata e risulta pertanto stabile sulla precedente seduta del 24 novembre; pertanto ora questa provenienza guadagna 2 euro sui valori raggiunti nella seduta del 28 luglio.
 

Associazione granaria meridionale di Napoli

L'Associazione granaria meridionale il 1° dicembre scorso alla Borsa merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di "franco arrivo", qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79/80 chilogrammi per 100 litri in 323 euro alla tonnellata sui minimi e 328 euro sui massimi, denotando stabilità rispetto alla seduta del 24 novembre scorso, quando invece vi era stato ancora un rialzo di 3 euro alla tonnellata. Su questa piazza dal 28 luglio si registrano aumenti di 23 euro alla tonnellata sia sui valori minimi che su quelli massimi. Non sono stati quotati i grani duri esteri.
 

Associazione meridionale cerealisti di Altamura

L'Associazione meridionale cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 27 novembre scorso, e i prezzi per il cereale pastificabile nazionale, alle condizioni di "Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura", qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati in 304 euro alla tonnellata sui minimi e 307 sui massimi, risultando stabili rispetto alle rilevazioni del 20 novembre. Dal 31 luglio su questa piazza il cereale pastificabile nazionale registra una crescita di 15 euro alla tonnellata sui minimi e di 13 euro sui massimi.

Su questa stessa piazza, il cereale pastificabile estero Canadese di prima qualità è stato fissato in pari data a 304 euro alla tonnellata sui minimi e 307 euro sui massimi, stabile sulla seduta del 20 novembre. Dal 31 luglio il Canadese di prima qualità su questa piazza ha ceduto 5 euro alla tonnellata di valore ed ora presenta lo stesso prezzo del grano fino duro nazionale.
 

Borsa merci Bologna

L'ultimo listino della Borsa merci della Camera di commercio di Bologna data 26 novembre e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% ed un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri -, alle condizioni di "franco partenza Bologna" è stato fissato a 299 euro alla tonnellata sui minimi ed a 303 euro sui massimi, in crescita di 2 euro alla tonnellata sulla precedente quotazione del 19 novembre. Sulla seduta del 30 luglio il cereale pastificabile su questa piazza guadagna 16 euro di valore sui minimi e 15 sui massimi.
 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri

I prezzi all'origine del grano duro fino monitorati da Ismea - nel corso di questa settimana e sul finir della precedente - denotano una maggioranza assoluta di piazze stabili: ben dieci su 14 monitorate, mentre le altre quattro sono in crescita: situazione completamente capovolta rispetto alla settimana precedente.

Rilevante la stabilità di prezzo all'origine a Milano, rilevata il 1° dicembre, dopo ben tre rialazi e che fa il paio con i valori ugualmente stabili in Borsa merci all'ingrosso sulla provenienza Nord Italia. Sempre al Nord si fa notare invece il dinamismo di Ferrara, che aumenta di un altro 0,7%, portandosi a 300 euro di prezzo medio in campagna.
Al Centro e al Sud crescono solo: Firenze (+0,8%), che parte da valori medi bassi, Campobasso (+0,9%), che agguanta i 285,5 euro di prezzo medio e Napoli (+0,9%), che si conferma con i prezzi all'origine più elevati e al tempo stesso con 325,50 euro al quintale si pone di due euro e mezzo al di sopra dei minimi fissati nell'ultima seduta di Borsa merci nel capoluogo campano.

Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati ieri da
AgroNotizie su dati Ismea

Piazza

Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
Euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente

Condizioni
di
Vendita
Milano 01-12-2020 300,50 0,0% F.co magazzino-arrivo
Bari 30-11-2020 305,50 0,0% Franco azienda
Campobasso 30-11-2020 285,50 +0,9% Franco azienda
Matera 30-11-2020 300,00 0,0% Franco azienda
Firenze 27-11-2020 247,50 +0,8% Franco azienda
Grosseto 26-11-2020 292,00 0,0% Franco azienda
Foggia 25-11-2020 297,50 0,0% Franco azienda
Catania 24-11-2020 282,50 0,0% Franco azienda
Napoli 24-11-2020 325,50 +0,9% F.co magazzino-arrivo
Palermo 24-11-2020 282,50 0,0% Franco azienda
Ancora 23-11-2020 210,00 0,0% Franco azienda
Ferrara 23-11-2020 300,00 +0,7% Franco azienda
Macerata 23-11-2020 212,00 0,0% Franco azienda
Perugia 23-11-2020 214,00 0,0% Franco azienda

Restano così stabili tutte le altre principali piazze - tra le quali figurano Foggia, Matera, Catania e Palermo, tutte attestate ormai su valori relativamente elevati. Per un raffronto più ampio con i prezzi rilevati la scorsa settimana è possibile consultare l'articolo del 26 novembre 2020.