Il mercato dell'olio extravergine di oliva nel Mezzogiorno d'Italia si caratterizza con una nuova staticità dei prezzi all'ingrosso sulla piazza di Bari e con cali all'origine, eccezion fatta per le principali piazze pugliesi che invece subiscono seppur lievi incrementi. Sullo sfondo ci sono le giacenze, che permangono elevate rispetto allo scorso anno.

Il 16 giugno 2020, la Commissione olio della Borsa merci di Bari per l'olio d'oliva extravergine con acidità massima 0,4% alle condizioni di "franco partenza/arrivo" e Iva esclusa ha fissato il prezzo di 3,30 euro al chilogrammo sui minimi e 3,70 euro sui massimi. Si tratta delle stesse valutazioni delle sedute del 19 e 26 maggio e di quella del 9 giugno. Stesso iter ha seguito l'olio di oliva extravergine in biologico, confermatosi sulla piazza di Bari a 3,70 euro al chilogrammo sui minimi e 4,10 euro sui valori massimi.

Eppure, il prezzo all'ingrosso sulla piazza di Bari il 19 maggio scorso aveva registrato un nuovo aumento, recuperando altri 10 centesimi al chilogrammo. Si trattava del secondo rialzo dopo due sedute di stabilità seguite ad un primo rialzo di 20 centesimi intervenuto nella seduta del 28 aprile scorso dopo un lungo periodo di stabilità: e si era tornati agli stessi prezzi del 10 dicembre 2019. Il rialzo era seguito ad una diminuzione delle giacenze intervenute tra metà aprile e metà maggio.

Ma stando ai dati di Frantoio Italia, tra il 14 maggio ed il 10 giugno, le giacenze di olio extravergine di olive di ogni provenienza, stoccate in Italia, si sono ulteriormente ridotte di altre 8.938 tonnellate, ma questo quantitativo non ha sortito effetti sui prezzi all'ingrosso del prodotto nazionale. Forse perché le giacenze restano superiori a quelle del 15 giugno 2019 del 37,0%. Invece, ad accompagnare l'aumento di prezzo del 19 maggio era stata la ulteriore conferma della diminuzione delle giacenze tra il 14 aprile ed il 14 maggio di 8.656 tonnellate di olio extravergine. Anche se le giacenze complessive di olio extravergine di oliva restavano elevate rispetto ad un anno fa: ma superiori del 31%.

In pratica il mercato più recentemente non ha mosso i prezzi, perché ha osservato sì una lieve accelerazione della discesa delle giacenze in Italia rispetto ad un mese fa, ma non tale da evitare l'accrescersi delle giacenze stesse rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
 

I prezzi a Bari nell'ultimo anno

L'olio extravergine di alta qualità, stando alle valutazioni del 16 giugno registrate dalla Borsa merci di Bari, resta in perdita di 10 centesimi sui valori del 3 dicembre 2019. Poca cosa rispetto alla scivolata occorsa tra il 5 e il 26 novembre 2019, quando i prezzi erano calati di 0,80 euro sui massimi e di 1,10 sui minimi.

Al 16 giugno 2020 - ventitreesima seduta di borsa del 2020 a Bari - rispetto allo scorso anno, l'extravergine di prima qualità sulla piazza pugliese ha perso complessivamente il 33,34% del suo valore.
Infatti, il 18 giugno 2019 - unica data raffrontabile su periodo - l'olio l'extravergine di oliva con acidità massima 0,4% era stato quotato a ben 5,00 euro al chilogrammo sui valori minimi e a 5,50 euro sui massimi.
 

Giacenze di olio evo Italia maggiori del 62,4% rispetto al 2019

Le giacenze si confermano in diminuzione tra il 14 maggio ed il 10 giugno, e si attestano complessivamente a 233.486 tonnellate di olio extravergine di oliva. Un calo che per l'olio extravergine di produzione nazionale - secondo Frantoio Italia - è di ben 8.787 tonnellate, il che significa che dal 31 marzo si sono ridotte complessivamente di 29.198 tonnellate.

Secondo Frantoio Italia, al 10 giugno scorso nel paese c'erano giacenze di olio di oliva extravergine italiano per 139.931 tonnellate, pari al 41,8% del totale: e superiori del 62,4% rispetto al 15 giugno 2019. Mentre le 148.718 tonnellate del 14 maggio erano il 54,9% in più del 15 maggio dello scorso anno. Anche in questo caso si osserva come le giacenze rispetto ad un anno fa siano aumentate nel corso dell'ultimo mese.

Inoltre, di nuovo al 10 giugno 2020, le giacenze di produzione Ue, che sono attestate a 78.394 tonnellate risultano aumentate del 9,6% rispetto allo scorso anno. Crescono gli oli extravergine extracomunitari (+152,6%) ma con solo 7.919 tonnellate di consistenza rappresentano appena il 2,4% delle giacenze, contro il 23,4% degli oli di produzione Ue ed il 41,8 % di olio di produzione nazionale.
 

I prezzi delle principali piazze del Mezzogiorno

I mercati all'origine dell'olio extravergine di oliva in giugno, rispetto al mese scorso, danno segnali di ulteriore timida ripresa in Puglia, mentre in Calabria e Sicilia, stando alle rilevazioni di Ismea, si registrano cali omogenei. Anche su questo quadro pesa il calo delle giacenze non sufficientemente veloce, che neutralizza del tutto la percezione di scarsità in campagna. Di seguito i prezzi sui mercati all'origine dell'olio extravergine di oliva rilevati da Ismea, alla condizioni "Franco azienda" e Iva esclusa, e monitorati da AgroNotizie nella giornata di ieri. Sono poste in rilievo le differenze di prezzo rispetto a circa un mese fa.

Sicilia
Il 16 giugno 2020, sulle piazze siciliane di Palermo e Trapani, l'olio extravergine di oliva è stato rilevato da Ismea a 4,00 euro al chilogrammo sui minimi e 4,20 euro sui massimi. Si tratta di prezzi inferiori di euro 0,30 sia sui minimi che sui massimi rispetto a quelli registrati da Ismea lo scorso 19 maggio. A Ragusa l'extravergine è stato rilevato il 9 giugno a 3,40 euro sui minimi e 3,80 sui massimi e rispetto al 12 maggio risulta in calo di 0,20 euro anche sul prezzo prevalente attestatosi a 3,60 euro.

Puglia
Sono tutti improntati ad una moderata crescita sul mese precedente i prezzi della Puglia. Ismea ha rilevato l'11 giugno sulle piazze salentine di Lecce, Brindisi e Taranto, l'olio extravergine di oliva ad un prezzo di 2,90 euro al chilogrammo sui minimi e 3,30 sui massimi, valori stabili sui minimi e in crescita di 0,10 euro sui massimi rispetto al 14 maggio.

Nella stessa giornata il medesimo prodotto è stato osservato sulla piazza di Foggia a 3,18 euro sui minimi e 3,22 sui massimi, valori in crescita rispettivamente di 0,13 euro sui minimi e 0,07 euro sui massimi rispetto al 14 maggio.

L'8 giugno Ismea ha registrato sulla piazza di Bari per l'extravergine di oliva i prezzi di 3,30 euro al chilogrammo sui minimi e 3,50 sui massimi, in crescita sulla rispettiva rilevazione dell'11 maggio di 0,10 euro, ma solo sui minimi.

Calabria
In uniforme discesa le piazze calabresi. In particolare, l'11 giugno Ismea ha rilevato su Lamezia Terme, Rossano Calabro, Catanzaro e Cosenza l'olio extravergine di oliva a 2,65 euro al chilogrammo sui minimi e 3,00 euro sui massimi, valori in diminuzione di euro 0,10 sui minimi e 0,15 euro sui massimi rispetto alle rilevazioni del 14 maggio.