Ieri, 6 maggio 2020 il grano duro fino nazionale alla Borsa merci di Foggia, principale mercato all'ingrosso del Sud, ha perso 3 euro alla tonnellata sui prezzi raggiunti l'8 aprile scorso e replicati nelle sedute del 15, 22 e 29 dello scorso mese, attestandosi a 307 euro alla tonnellata sui massimi. L'8 aprile si era verificato l'ultimo rialzo di ben 10 euro. Si è così interrotta la fase di stabilità sul valore massimo di 310 euro alla tonnellata, prezzo rimasto fermo per le tre sedute consecutive seguite al rialzo dell’8 aprile, che precedeva la quotazione del 1° aprile, che invece andava a chiudere una successione di tre settimane a prezzi fermi. Quello di ieri è il primo calo dal 4 dicembre 2019, quando il cereale pastificabile perse 3 euro alla tonnellata scendendo a 285 euro sui massimi.

Sulla stessa linea anche Borsa merci Bari: -3 euro alla tonnellata per il pastificabile nazionale, che perviene così a 309 euro sui massimi e -1 euro per lo Spagnolo, mentre continua a non essere quotato il Canadese di prima qualità.

E dai mercati in campagna – rilevati da Ismea – si conferma lo stop alla corsa dei prezzi: stabili tutte le principali piazze monitorate, tranne Campobasso (+0,4%), che continua il recupero su gli altri mercati all’origine, e si fa notare il calo di Napoli (-0,9%).

I mercati del Mezzogiorno d'Italia sembrano a questo punto aver ampiamente scontato i fattori da rialzo, quali l’esaurimento parziale delle scorte e le notizie sui danni da siccità alla coltura sul prossimo raccolto e appaiono improntati ad una ridefinizione dei valori, che restano comunque su livelli elevati, continuando a mantenersi insensibili alla volatilità del mercato Usa.

 

Indice nazionale dei prezzi Usa a Chicago

L'Indice nazionale dei prezzi Usa del grano duro invernale ieri a Chicago ha raggiunto i 4511 punti: tra il 29 aprile ed il 6 maggio è così aumentato di 65 punti (+1,46%) recuperando parzialmente il crollo di 224 punti della scorsa settimana, che lo aveva trascinato 109 punti sotto i valori del 1° gennaio scorso. Infatti sul primo dell’anno l’indice recupera, ma resta a -44 punti: lo 0,96% in meno rispetto ai 4555 punti del primo gennaio 2020. Si conferma sul mercato Usa del grano duro una notevole volatilità, già in altre occasioni rilevata.
 

Prezzi all'ingrosso a Foggia

Il grano duro fino nazionale mietitura 2019, proteine minime 12% e peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, ha visto ieri, 6 maggio 2020, la sua quarantaduesima seduta di stagione alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia. L’Osservatorio prezzi ne ha fissato il valore in 307 euro alla tonnellata sui massimi e 302 euro sui minimi, e quindi in calo di 3 euro a tonnellata sulle quattro precedenti quotazioni dell’8, 15, 22 e 29 aprile scorsi.

E’ così andato in archivio quello che potrebbe restare come il record assoluto di prezzo per questa mietitura su questa piazza, dove i 310 euro sui valori massimi erano stati raggiunti l’ultima volta il 2 settembre 2015, quasi 4 anni e otto mesi fa. Mentre il prezzo più vicino a quello odierno resta quello raggiunto il 23 settembre 2015, pari a 205 euro alla tonnellata sui massimi.

Il calo di ieri mette fine ad un lungo periodo rialzista, costruito da un alternarsi di fasi di crescita dei prezzi e di stabilità, iniziato con il rialzo di 2 euro del 5 febbraio scorso, 3 mesi or sono, che portò il prezzo a sui massimi a 288 euro e che aveva avuto un lungo preludio di stabilità, iniziato l'11 dicembre 2019, con i valori sempre attestati a 285 sui massimi.

A maggio appena iniziato il primo scorcio del 2020 fa pur sempre contare rialzi complessivi per 22 euro sui massimi a partire dalla prima seduta dell’8 gennaio.

I valori di ieri restano superiori di 17 euro rispetto ai massimi di 285-290 del 2019, registratisi tra le sedute del 30 ottobre e del 13 novembre. E appaiono maggiori di 36 euro in confronto a quelli espressi nella seduta del 9 ottobre e di 52 euro sovrastanti quella del 31 luglio 2019. Ma i 307 euro di ieri superano di ben 54 euro i valori massimi dell’8 maggio 2019, attestati a 253 euro: il 21,34% in più.

I valori conseguiti con i rialzi di stagione compresi dal 26 giugno 2019 a ieri si attestano complessivamente a 77 euro sopra quelli del 19 giugno 2019, data dell'esordio di stagione commerciale. E sono prezzi che superano di 59 euro quelli di fine campagna commerciale del 29 maggio 2019: attestati a 243,00 euro alla tonnellata sui minimi e 248,00 sui massimi.

Nuovamente non quotato ieri il grano duro biologico, dopo che aveva conosciuta una fase discendente del prezzo, iniziata sin dallo scorso gennaio.
 

Borsa merci Bari, frumento duro nazionale

Il 5 maggio 2020 alla Borsa merci di Bari, il prezzo del grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime 13% - è tornato al ribasso di 3 euro alla tonnellata, attestandosi a 304 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, in pratica rimangiandosi l’incremento della settimana precedente e tornando ai prezzi del 21 aprile. Si tratta del primo calo da quello di 3 euro alla tonnellata registrato il 27 novembre 2019. Dalla successiva seduta del 3 dicembre, il cereale pastificabile nazionale – attestato a 285 euro alla tonnellata sui massimi - in un alternarsi di fasi di stabilità e di crescita è gradualmente aumentato di valore e da allora fino a ieri l’incremento è stato di 22 euro alla tonnellata.

Il grano duro nazionale sulla Borsa merci di Bari si attesta ora ad un valore superiore di 41 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 27 agosto scorso. Dal 30 luglio 2019 l'aumento registrato su questa piazza è di 43 euro.

Il grano duro biologico buono mercantile torna sopra i suoi passi e perde nuovamente 3 euro alla tonnellata, dopo che li aveva recuperati nella scorsa seduta e attestandosi ancora a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 385, accusando, rispetto all'ultima seduta del 2019, un calo complessivo di 23 euro.
 

Borsa merci Bari, cereali esteri

Il grano duro Spagnolo, con proteine al 13%, è alla sua trentottesima quotazione: ed è in perdita di 1 euro sulla scorsa seduta, attestandosi a 308 euro alla tonnellata sui minimi e a 312 sui massimi. In ogni caso registra un guadagno complessivo rispetto all’ultima seduta del 2019 - grazie anche alle ultime riunioni positive precedenti - di 24 euro sui massimi. Rispetto al 3 settembre 2019, il cereale iberico ha guadagnato 44 euro alla tonnellata sui massimi. Il grano duro Canadese di prima qualità, con proteine minime al 15%, per la quarta seduta consecutiva non è stato quotato.
 

Prezzi all'origine: tutte le piazze del Mezzogiorno d'Italia

Bari
All'origine Ismea ha rilevato a Bari il 4 maggio 2020 il prezzo del frumento duro fino nazionale alle condizioni di "franco azienda" a 306 euro alla tonnellata sui minimi e 310 sui massimi, risultando stabile rispetto all'ultima rilevazione del 27 aprile. Il cereale ha guadagnato dal 26 agosto 2019 - quando stazionava a 257-262 euro a tonnellata - ben 49 euro sui minimi e 48 sui massimi.

Matera
A Matera, alle condizioni di "franco azienda" Ismea rileva il grano duro fino nazionale il 4 maggio a 295 euro alla tonnellata sui valori minimi e 303 sui massimi e con un prezzo prevalente di 311 euro che risulta stabile sull’ultima rilevazione del 27 aprile. Rispetto al 29 luglio 2019 - quando il cereale pastificabile era attestato a 243 euro alla tonnellata sui minimi e 246 sui massimi, l'incremento del prezzo è stato di 57 euro alla tonnellata sui massimi e di 52 euro a tonnellata sui minimi. Volendo raffrontare il prezzo prevalente il 4 maggio scorso al prezzo massimo del 29 luglio 2019, la crescita è stata di ben 65 euro a tonnellata.

Foggia
A Foggia alle condizioni di "franco azienda", Ismea ha rilevato il 29 aprile il grano duro fino nazionale a 295 euro alla tonnellata sui valori minimi e 300 sui massimi, risultando stabile sul 22 aprile. Allo stato la piazza di Foggia guadagna complessivamente 12 euro sui massimi valori che erano stati raggiunti in questa mietitura il 30 ottobre scorso, 283 - 288, e mantenuti fino al 6 novembre. I prezzi attuali risultano comunque maggiori rispetto al 28 agosto di 45 euro a tonnellata. Il cereale pastificabile su questa piazza, secondo Ismea, ha guadagnato 55 euro a tonnellata sui prezzi del 31 luglio 2019.

Napoli
A Napoli i prezzi del grano duro pastificabile alle condizioni "franco magazzino arrivo" rilevati da Ismea il 28 aprile risultano in calo sui valori registrati nella settimana precedente di 3 euro, scendendo così a 315 euro sui minimi e 320 sui massimi. A Napoli dal 20 agosto 2019, quando il cereale era rilevato a 270-272 euro, al 28 aprile scorso, i prezzi sono lievitati di 45 euro sui minimi e 49 euro sui massimi.

Sicilia
Sulle piazze siciliana di Palermo e Catania Ismea ha rilevato i prezzi del grano duro fino alle condizioni "franco azienda" il 28 aprile 2020: ben 285 euro alla tonnellata sui minimi e 290 sui massimi, valori stabili sulla settimana precedente. Non appariva però rilevata Catania nella scorsa settimana. Con gli ultimi valori rilevati in ordine di tempo le due piazze siciliane presentano prezzi maggiori di 75 euro a tonnellata sulle rilevazioni dell'istituto effettuate il 20 agosto 2019.

Campobasso
A Campobasso il 27 aprile Ismea ha rilevato il prezzo del grano duro fino alle condizioni "franco azienda" a 264,50 euro alla tonnellata sui minimi e 274,50 sui massimi, registrando valori in crescita sulla rilevazione del 20 aprile di 1,00 euro a tonnellata sui minimi ed euro 1,20 sui massimi. Tali prezzi appaiono maggiori di euro 28,00 sui minimi rispetto al 29 luglio - quando Ismea rilevava 236,50 euro la tonnellata - ed in rialzo di euro 33,00 sui massimi raggiunti in quella data, pari a 241,50.