La zucca è uno degli ortaggi simbolo del nostro paese. Questi frutti appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae possono vantare una lunga tradizione, soprattutto nel Nord Italia, sia per quanto riguarda le varietà disponibili sia per le differenti preparazioni in cucina.

Ma da qualche anno a questa parte un nuovo slancio sta caratterizzando la produzione di questo ortaggio, la festa di Halloween. Importata dall'America si è presto affermata anche in Italia dove viene festeggiata dagli adulti e dai bambini la notte del 31 ottobre. Ed essendo la zucca uno dei simboli di questa ricorrenza anche il commercio ne ha beneficiato.
 

Il fenomeno del pick your own

Sempre più zucche quindi. E nuovi canali di vendita. Dagli Stati Uniti stiamo importando anche la formula 'pick your own', ovvero 'prendi il tuo': i clienti si recano nell'azienda agricola, selezionano i prodotti disponibili (dalle zucche alle mele, fino a fragole e uva) e li colgono direttamente dalla pianta con gli attrezzi che vengono messi a disposizione dagli agricoltori. Se da un lato si tratta di un'esperienza ludica per chi decide di passare qualche ora in campagna nella natura, dall'altro permette al produttore una vendita diretta che offre sicuramente margini migliori rispetto ai canali tradizionali.

Un modo particolare di raccolta self-service che sta prendendo sempre più piede, soprattutto nel Nord Italia, dove le aziende agricole che usano questa formula stanno crescendo di anno in anno. Esempio vincente è l'azienda agricola Il Campo dei Fiori di Galbiate, in provincia di Lecco, che anche quest'anno con il suo speciale campo di zucche you-pick ha registrato il tutto esaurito per quanto riguarda i prodotti disponibili.

Ad iniziare sono stati gli agricoltori più lungimiranti che non si sono lasciati scappare l'occasione di incrementare i guadagni non facendo altro che aggiornare il vecchio motto 'dal produttore al consumatore', con una sorta di variante anglosassone: creare un'esperienza attorno alla ricerca della 'zucca perfetta' che non si esaurisce nell'acquisto in negozio.
 

Non importa il sapore, ma la bellezza

Ovviamente per questo tipo di uso le zucche non devono essere buone, quanto belle, nel senso di grandi, di un arancione brillante e senza macchie. La difesa delle piante è dunque quantomai fondamentale, così come la concimazione che deve essere sufficiente allo sviluppo di questi grossi frutti che nelle competizioni americane possono arrivare fino a 900 chilogrammi.

Per quanto riguarda le varietà di zucca da seminare quella più famosa è la Jack O'Lantern, una varietà tardiva a portamento semi-rampicante che produce grossi frutti globulosi. Questa zucca prende nome dalla famosa leggenda irlandese di Jack il fabbro, che lasciato vagare nel mondo dal diavolo mise un tizzone ardente in una rapa per farsi luce.

Il vantaggio dell'agricoltore è presto detto. Vendendo direttamente al pubblico può spuntare prezzi ben maggiori rispetto a quelli corrisposti dai grossisti e dalla grande distribuzione. Un prezzo di 1,5/2 euro al chilo non spaventa di certo qualcuno che magari ha percorso molti chilometri in macchina con la famiglia per andare a scegliersi la propria zucca di Halloween.
 

Il cibo come esperienza

Ormai da alcuni anni si sta affermando la tendenza tra i consumatori, soprattutto quelli più giovani, di vivere il cibo come una esperienza. Non più una necessità legata solamente all'alimentazione ma una esperienza di condivisione che unisce persone e famiglie.

Le aziende agricole che hanno deciso di intraprendere questa strada, con formule che possono prevedere anche momenti di gioco e di svago per i bambini e assaggio in loco del prodotto, hanno riscontrato un buon risultato economico e sono state premiate anche dalla fidelizzazione dei clienti.

Ovviamente questa tendenza ad andare direttamente alla 'fonte' non riguarda solamente le zucche, ma segue le stagioni e i raccolti: sono sempre di più i cittadini che scelgono di prendersi una piccola pausa dalla città e rivolgersi direttamente alle aziende agricole per comprare frutta, ortaggi e fiori. Oppure partecipare alla vendemmia, semplicemente per fare un'esperienza nuova.

Pionieri in questo sono stati due giovani olandesi, Edwin Koeman e Nitsuhe Wolanios, che a Cornaredo, in provincia di Milano, da anni hanno portato in Italia il primo giardino di tulipani dove i consumatori possono entrare e cogliere personalmente quelli che preferiscono.
 

Lombardia in testa alle produzioni

A guardare i numeri la Lombardia è la prima regione italiana per produzione di zucche, con 931 ettari coltivati a zucca su circa 2mila a livello nazionale. "La zucca è una produzione lombarda. Soprattutto in questo periodo dobbiamo invitare tutti a consumare prodotti del nostro territorio che possiedono una sicurezza alimentare e una qualità senza pari al mondo, contribuendo così anche a sostenere le aziende territoriali con una importante ricaduta ambientale" ha dichiarato recentemente Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia. "Mantova è ovviamente la provincia regina, con oltre metà della produzione lombarda e oltre un quarto di quella italiana; seguono Pavia, Brescia e Cremona".

Quest'anno però a ridurre la disponibilità di prodotto italiano sono state le anomalie climatiche - ha sottolineato la Coldiretti - soprattutto al Nord. Prima un maggio freddo e piovoso, poi un'estate con bolle di calore e grandinate hanno ostacolato lo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto, pur se la qualità è fortunatamente salva. Nonostante questo cresce però di anno in anno anche l'esportazione, soprattutto verso il Regno Unito, dove le nostre zucche sono particolarmente apprezzate.