In questi casi infatti si può applicare la riduzione dei contributi per le nuove assunzioni in base alla legge 92 del 2012.
Tra i settori in cui il divario tra uomini e donne è più alto del 25% nel 2017 c'è anche l'agricoltura, con 25,9 donne impiegate contro 74,1 maschi ogni cento lavori, un dato che porta il tasso di disparità uomo-donna al 48,1%.
Andando più nel dettaglio tra gli operai non qualificati del settore agricolo, forestale vivaistico e della pesca il divario è del 49,1%, mentre sale al 71,9% nel caso di operai specializzati.
In base a questi dati e all'articolo 4 della legge 92 del 2012 le aziende che quest'anno assumeranno una donna che non lavora da sei mesi avranno una riduzione dei contributi del 50% per dodici mesi se il contratto è a tempo determinato e di diciotto mesi se il contratto è a tempo indeterminato.
Una ragione in più per assumere lavoratrici e tecniche in gamba e superare il pregiudizio che sul trattore e nei campi è meglio metterci un uomo.