Si è chiusa venerdì ad Arezzo la 17esima edizione di Agrietour, il salone nazionale dell'agriturismo che ha fotografato un settore in espansione e in buona salute economica, inaugurata lo scorso giovedì 15 alla presenza del governatore della Toscana Enrico Rossi e del direttore generale del Mipaaft Emilio Gatto.

Una edizione che è stata anche nuova nella sua forma, perché si è proposta in due giorni lavorativi aprendosi e dedicandosi agli operatori del settore.

L'obiettivo, come ha detto Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere, è stato quello di potenziare l'aspetto tecnico-economico di un salone che ha attirato imprenditori da ogni parte d'Italia per incontrare la rinnovata selezione di compratori soprattutto internazionali.

E così è stato, con oltre 70 operatori da tutto il mondo e oltre 500 incontri B2B, business to business, cioè gli incontri diretti tra aziende agrituristiche e operatori turistici, che sono stati un nuovo strumento per molte aziende e hanno visto anche nuovi paesi affacciarsi al mercato italiano, come ad esempio la Colombia.

Ma oltre a questo non sono mancati gli altri appuntamenti ormai tradizionali del salone con oltre cinquanta iniziative sparse sui due giorni di fiera, dai convegni sui principali aspetti di attualità, ai master di approfondimento e formazione che hanno spaziato dagli aspetti normativi alle tecniche di comunicazione e di valutazione del gradimento dei clienti.

Altra novità di questa edizione sono stati i 'seminari in pillole' che in quarantacinque minuti hanno preso in esame diversi argomenti approfonditi da professionisti del settore, andando dall'accoglienza in cantina e in azienda, alla bioarchitettura, passando per le analisi economiche e le prospettive per le fattorie didattiche.

E come ogni anno non sono mancati laboratori e attività anche per i ragazzi, tra cui oltre 400 alunni dalle elementari alle superiori che sono stati coinvolti in attività per avvicinarli al mondo del turismo rurale.

Un mondo che gode di buona salute, con un giro di affari di oltre 1,4 miliardi di euro e in continuo aumento come mostrano i dati forniti da Ismea. Una crescita del 6-7%, superiore a quella del settore turistico tradizionale che si ferma al 4%.

E un mondo in cui l'Italia riveste un ruolo di leader e di modello di rifermento a livello mondiale.