Il report sull'andamento agroalimentare veneto, presentato lo scorso 4 luglio a Legnaro (Pd) da Veneto Agricoltura, ha evidenziato una realtà complessa e in evoluzione che si sta conformando alle esigenze di un mercato sempre più dinamico e globale.
Nonostante il 2017 sia stato un anno dall'andamento climatico penalizzante, il valore complessivo della produzione lorda agricola regionale ha sfiorato lo scorso anno i 6 miliardi di euro, una crescita del 3,9% rispetto all'anno precedente.


Ortofrutta e vitivinicoltura

Nel 2017 le superfici coltivate a orticole sono state pari a 27.600 ettari (+1%). 
Calo del -12%, rispetto al 2016, per la produzione di frutta fresca. A causa delle condizioni climatiche della primavera 2017 il valore è stato di circa 257 milioni di euro.
Bene la superficie vitata nel Veneto, pari a 80.255 ettari con un rialzo annuo del 4,2%, e l'export che ha visto la regione esportare vino per 2,13 miliardi di euro (+6,4%).


Cereali

Alti e bassi nell'annata 2017 anche per i cereali.
Le colture autunno-vernine hanno visto un incremento delle rese ad ettaro a due cifre: +18,7% per il frumento duro, +13,8% per il tenero, +30% per l'orzo. 
Dati negativi invece per il mais, a causa delle ondate di calore estive, 2,6% sul 2016, e per la soia (-17%) messa a dura prova dal clima e dalla cimice asiatica.


Zootecnia

Nel 2017 le consegne di latte in Veneto hanno registrato un ulteriore aumento del 3%, quasi il doppio rispetto al 2016, con un valore della produzione ai prezzi di base di 417 milioni di euro, in significativo recupero rispetto al 2016 (+9,5%)
Leggero aumento per la produzione di carne bovina (+1%), arrivando a 173.000 tonnellate. 
Il Veneto rimane la regione che più importa animali da allevamento, con una quota di oltre il 60% sul totale nazionale. Gli allevamenti da carne con almeno 1 capo sono scesi a 7mila unità, quasi 500 in meno rispetto al 2016 (-6%). 
Va invece segnalata una lieve ripresa sia degli acquisti dei prodotti lattiero-caseari che di carne bovina. Aumenta la produzione di carne suina in valore (+15,8%), ma diminuisce la quantità (-2,8%).


Industria alimentare 

Con una leggera diminuzione del numero di imprese attive (3.671 unità, -0,2%) e un incremento del numero di occupati (circa 40mila addetti, +2,7%), l'alimentare rappresenta una quota del 7% del comparto manifatturiero.
Segno positivo per produzione (+2,7%), fatturato (+3,1 %), domanda interna (+3,2%) e, soprattutto ordinativi esteri (+2,5%).


Import e export

La bilancia commerciale veneta dei prodotti agroalimentari segna anche nel 2017 un saldo negativo di circa 483 milioni di euro.
Il deficit è quasi raddoppiato rispetto al 2016, aumentando dell'80,8% a causa soprattutto all'incremento delle importazioni (+7,6%), mentre le esportazioni hanno registrato una crescita più modesta (+4,5%).


2018, i primi risultati 

Gli analisti di Veneto Agricoltura, relativamente alle intenzioni di semina, evidenziano una ripresa degli investimenti nei cereali autunno-vernini, mentre quelle a frumento duro e orzo dovrebbero aumentare in maniera meno rilevante.

Relativamente alle colture a semina primaverile, le superfici a barbabietola da zucchero dovrebbero rimanere sostanzialmente invariate, mentre si stima un'ulteriore perdita di superfici per il mais granella a vantaggio degli investimenti a soia.
Buono, al momento, l’andamento vegetativo della vite.