Crescono i volumi di vendita dei vini italiani negli Usa nei primi quattro mesi dell'anno, nonostante l'euro forte. Il risultato complessivo vede infatti +4,4% per i volumi e +1% con 544,7 milioni di euro come emerge dai dati dell'Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor.

Primo fornitore di vino agli Stati Uniti resta il Belpaese, ma la Francia è molto competitiva e per questo Vinitaly continua il programma programma internazionale di eventi business e formazione, che ha visto già la formazione di 47 Italian wine ambassador statunitensi grazie a Vinitaly international academy, da ricordare poi gli oltre 7mila buyer accreditati dagli Usa all’ultima edizione di Vinitaly.

Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, ha commentato: "Negli Usa i primi consumatori di vino sono i giovani dai 21 ai 35 anni, che vedono questa bevanda sempre più come uno status symbol, come emerge dall’outlook Vinitaly-Nomisma sulle abitudini al consumo".
 

Summer fancy food show

Si è chiuso lo scorso 2 luglio il Summer fancy food show a cui Vinitaly ha partecipato al Padiglione italiano, una delle attività previste dal piano di promozione del made in Italy curato da Agenzia Ice in collaborazione con Federalimentare, Cibus, Tuttofood e Vinitaly, dove sono state presentate più di 300 aziende con lo slogan “The extraordinary Italian taste”.

Oltre 600 vini,, selezionati in collaborazione con il consorzio Italia del vino, sono stati offerti ai bayer al Vinitaly wine bar nei tre giorni della kermesse dedicati alle tre zone produttive Trento doc, Sicilia Doc e Chianti Classico.