Dal percorso enoturistico tra i vigneti al marchio di tutela della sostenibilità, passando per la creazione di un pop up store o di una "vinacoteca". Sono alcuni degli otto progetti presentati lo scorso 26 maggio, nella sede della Fondazione di Venezia, da quarantacinque studenti universitari in risposta a concrete challenge aziendali lanciate da quattro realtà venete del comparto vitivinicolo nell'ambito dell'Active learning lab - wine.

Si è concluso così il primo laboratorio di didattica innovativa e multidisciplinare dedicato al settore del vino e del prosecco, voluto da Fondazione di Venezia e Università Ca' Foscari Venezia con Fondazione Università Ca' Foscari in collaborazione con il Cirve dell'Università degli studi di Padova (Campus di Conegliano), con l'obiettivo di avvicinare gli studenti al mondo dell'impresa e allo stesso tempo offrire alle aziende idee e soluzioni innovative per vincere concrete sfide imprenditoriali.

A individuare e mettere in rete le imprese e a fare da collettore tra gli studenti delle due Università e le aziende, la Fondazione di Venezia che, attraverso il marchio collettivo Vede - Venice development, ha selezionato alcune realtà venete operanti nel settore wine con sfide aziendali da proporre agli studenti per accrescere le opportunità di innovazione nel mercato di riferimento. 

Per sei settimane, studenti e laureati provenienti da tutti i corsi di laurea e laurea magistrale dell'Università Ca' Foscari Venezia e dal corso di laurea triennale Scienze e tecnologie viticole ed enologiche dell'Università degli studi di Padova (Cirve), divisi in otto team, hanno studiato e ideato soluzioni di marketing e comunicazione per alcune delle principali cantine venete: Casa Paladin di Annone Veneto, Nino Franco di Valdobbiadene, Carpenè Malvolti di Conegliano Veneto, e della società Sistema Prosecco.
Giunti al termine del percorso, i ragazzi hanno poi presentato i progetti per la valorizzazione del mondo del vino e del prosecco a manager e rappresentanti delle imprese e delle istituzioni coinvolte.
 

Le idee dei team

Il team 1 e il team 3 hanno lavorato alla sfida di Carpenè Malvolti. L'azienda ha chiesto ai ragazzi di tracciare una nuova strategia di comunicazione fondata sulla storicità dell'azienda per trasmettere alle nuove generazioni la tradizione del territorio.
Così i ragazzi hanno elaborato una proposta progettuale basata sull'ottimizzazione della presenza sul web attraverso i canali social, l'organizzazione di un percorso museale interattivo nella cantina, la creazione di un pop up store e di un campus Carpenè.

Il team 2 e il team 6 hanno sviluppato una strategia per comunicare la sostenibilità della filiera del prosecco in risposta alla sfida lanciata dalla società Sistema Prosecco. I ragazzi hanno ideato un marchio di tutela del prodotto, proposto lo sviluppo di canali web, social ed eventi di divulgazione delle informazioni contro le fake news e un "manifesto" per la difesa del prosecco.

Il team 4 e il team 7 hanno invece lavorato alla sfida dell'azienda Nino Franco che ha posto come obiettivo quello di delineare il profilo del consumatore del futuro per poterlo conquistare. Così i ragazzi hanno elaborato una strategia di comunicazione basata sullo storytelling della tradizione del prosecco attraverso percorsi sensoriali "vigneto creattivo", aperitivi in villa e comunicazione digitale.

Infine, il team 5 e il team 8 hanno lavorato alla sfida di Casa Paladin che ha chiesto ai ragazzi di ideare percorsi esperienziali ed eventi per trasmettere la tradizione del vino ai bambini e alle famiglie, dalla tenuta alle piattaforme digitali. I ragazzi hanno ideato un percorso sensoriale e visivo basato sull'associazione del vino all'arte e alla cultura fondato sulla creazione della "cantina culturale" e della "vinacoteca" collegate alle esperienze online sui social media.