E già da oggi 3 aprile 2018, secondo quanto annunciato dal presidente della Regione, è stato dichiarato lo stato di agitazione del settore agricolo dell'intera Lucania per quella che può ben sintetizzarsi come la vertenza delle misure a superficie del Psr.
Già nelle scorse settimane, Braia aveva fatto sapere che se Agea non avesse rispettato gli impegni sulle date di liquidazione delle misure a superficie del Psr Basilicata sarebbe stato pronto a capitanare una manifestazione di protesta a Roma.
“Al sistema Basilicata, Agea non può più rimproverare nulla. I ritardi e le inadempienze di Agea non sono in alcun modo addebitabili a nostra responsabilità. E’ inaccettabile che lo sforzo fatto in questi mesi, tutti quanti insieme, per migliorare la capacità degli uffici regionali di rispondere alle istanze e le politiche messe in campo venga vanificato" dichiara oggi Braia
Gli esiti delle ultime riunioni bilaterali Agea-Regione Basilicata svoltesi a Roma, nelle quali sono state affrontate le criticità relative ai pagamenti per gli agricoltori lucani, sono stati comunicati e condivisi con le associazioni di categoria convocate in Dipartimento Agricoltura dall’assessore Braia, alla presenza del presidente della giunta Marcello Pittella.
“Qualora non fossero rispettate, ancora una volta, le richieste avanzate dalla Regione Basilicata ad Agea - ha dichiarato oggi il presidente Pittella - lo stato di agitazione del comparto da oggi ufficialmente già in atto, proposto in maniera congiunta con l’assessore Braia, condiviso dalla giunta regionale e dalle associazioni di rappresentanza, culminerà in una manifestazione pubblica che sin da ora è indetta davanti alla sede romana di Agea, in data 20 aprile 2018”.
“Avevamo richiesto - prosegue Braia - la presenza delle associazioni a Roma per garantire massima trasparenza e condivisione delle problematiche e valutare insieme, come sistema Basilicata, l’esito anche in relazione alla possibilità di indire manifestazioni, qualora non siano rispettate le scadenze che ci interessano, finalizzate a spingere governo ed Agea ad essere all’altezza delle aspettative di un comparto che rischia il collasso”.
Nella riunione bilaterale con Agea svoltasi a Roma il 27 marzo scorso, la Regione Basilicata ha presentato una piattaforma delle criticità e un documento di sostegno alle istanze delle associazioni di categoria e una proposta di scadenze per i pagamenti che vede la data del 20 aprile prossimo venturo come perentoria.
“Agea ha fornito il suo riscontro con una serie di punti contenuti in un verbale dell’incontro che da noi è ritenuto non ricevibile per le scadenze procrastinate nel tempo e per l’incertezza delle stesse – sottolinea Braia, che ricorda - la data per noi da ritenersi perentoria rimane il 20 aprile 2018, sia per il pagamento di tutte le procedure automatizzate delle misure a superficie - misura 10.1.1 agricoltura integrata 2017, misura 11 biologico 2017 e misura 13 sulle indennità compensative 2017, misura 10.1.4 semina su sodo 2017 - sia per il rilascio di tutte le procedure informatiche che consentano alla Regione Basilicata di correggere le anomalie relative al cambio beneficiario, al cambio misura e alla non conformità delle domande di pagamento misura 11 biologico 2016”.
Seppur non pienamente soddisfacenti rispetto agli impegni che la stessa Agea aveva preso nei confronti della Regione Basilicata, sono stati comunque raggiunti dei risultati.
Sono 219 le domande di pagamento incluse nel decreto n. 150 di Agea, tra nuova programmazione e per trascinamenti della precedente, per un totale di pagamenti alla Basilicata di oltre 2,1 milioni di euro. Unica novità sostanziale dopo gli incontri romani è l'anticipo di 15 giorni relativo al contributo sull'agricoltura integrata, con pagamento previsto al 30 aprile.
Secondo Regione Basilicata, nonostante Agea abbia stabilito un piano di azione per accelerare l’attuazione dei pagamenti delle misure strutturali e a superficie delle passate annualità e per l’attuazione dei programmi 2014-2020, si continuano a registrare notevoli problematiche gestionali evidenziate nei numerosi incontri bilaterali che si sono tenuti nei mesi scorsi.
Braia conclude rimarcando un concetto per lui essenziale: “Ci sono criticità di carattere gestionale che, a poco più di due anni dall’avvio dei Psr nelle Regioni italiane, non consentono alla Basilicata di operare con procedure informatiche stabili, il cui mancato perfezionamento produce ritardi nella spesa delle misure cosiddette a superficie ed in quelle per investimenti”.