"Sono tutti importanti partenariati di imprese,che hanno promosso investimenti in aggregazione e per la prima volta tanti anche al Sud" commenta Corrado Martinangelo, presidente di Agrocepi, la sigla agroalimentare che ha promosso sei contratti di filiera e che rilancia l'appello del mese scorso a finanziarli tutti.
"Il valore complessivo degli accordi presentati – sottolinea Martinangelo - è intorno al miliardo di euro".
Una cifra che a fronte del budget del Mipaaf di 260 milioni inizia ad apparire un po' stretto, visto che i progetti collettivi devono avere un valore minimo di 4 milioni di euro e massimo di 50 milioni e che ad oggi – e con un bando che resta aperto – i progetti in overbooking hanno già un valore di 740 milioni di euro.
"Al di la delle procedure burocratiche, bene farebbe questo Governo o il prossimo d'intesa con le Regioni a sostenerli tutti - sottolinea Martinangelo - sarebbe uno shock positivo per il sistema produttivo e occupazionale generale e per l'agroalimentare. Tutti gli attori del settore e le relative organizzazioni, senza tener conto delle proprie bandiere, facciano sentire il loro peso per richiedere alle istituzioni competenti di integrare le risorse per l'agroalimentare che fa sistema. Si può fare, a partire dal fatto che si può lavorare con variazioni di destinazione del Fondo sviluppo e coesione".
Tra i primi contratti di filiera giunti al Mipaaf figurano quello della Arport – Vitopran e Orogel per la valorizzazione delle orticole della Basilicata, quello sulla filiera del latte Dop per gorgonzola, grana padano e taleggio, e poi progetti sul ortofrutta, olio e frutta in guscio, grano duro per la pasta alimentare – uno con La Molisana e l'altro con Grano Armando. Importanti quelli sul comparto allevatoriale: dal suino nero al latte Dop per le filiere di Mozzarella di bufala campana, pecorino di Filiano e caciocavallo Silano.
Per i contratti di filiera e di distretto, il budget del Mipaaf è di 260 milioni di euro complessivi, 60 dei quali per i contributi in conto capitale e 200 per i contributi in conto interessi sui mutui bancari a titolo di agevolazione finanziaria.
L'appostamento di 60 milioni per i contributi a fondo perduto in conto capitale deriva dalla delibera Cipe n 53 del 2016, che li ha attinti dal Fondo sviluppo e coesione.
La copertura dei 200 milioni di euro che si prevede di impiegare per agevolare i mutui bancari è stata attinta dalla delibera Cipe n 24 del 2016 sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca.