Il programma sarà presentato nel corso della seconda giornata del 72esimo convegno di Assoenologi, in programma a Firenze dal 17 al 19 novembre, e punta a promuovere il vino italiano mediante un’azione di formazione fondamentale affinché il prodotto made in Italy venga apprezzato il meglio possibile.
“Si tratta di una piattaforma sperimentale – sottolinea Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies – che si basa sulla filosofia dell’insegnare imparando, attraverso uno scambio culturale bidirezionale tra formatori e consumatori cinesi. I nostri studenti rappresentano un campione prezioso del complesso mercato cinese, i cui gusti devono essere correttamente analizzati e interpretati, oltre che indirizzati. Per questo abbiamo pensato a una formula che ci consenta sia di formare i consumatori che si rivolgono a noi con tecniche differenziate a seconda del loro livello, sia di indagare e raccogliere i loro gusti, preferenze e inclinazioni con uno studio attento e sistematico dei feedback alla didattica”.
Dopo l’illustrazione dei contenuti, infatti, gli studenti saranno infatti guidati nei tasting dei campioni e dovranno compilare dei questionari di valutazione che consentiranno la raccolta e l’analisi dei dati.
I vitigni autoctoni saranno i protagonisti, dal momento che rappresentano la tipicità delle produzioni dei nostri territori e ancora difficilmente riescono a farsi conoscere sul mercato cinese. Le prime classi sono previste per febbraio 2018 e si terranno a Shanghai, ma l’obiettivo è estendere il progetto a 15 città, fra cui anche la capitale Pechino, per un totale di 100 classi e circa 2400 studenti coinvolti.