Un territorio che è stato riconosciuto area di crisi industriale complessa, dalla legge 191 del 1989, per le problematiche legate alla grave crisi che ha colpito le principali aziende, più l’indotto, operanti nell’area. Un territorio che comprende 40 comuni nelle Marche, e 13 comuni in Abruzzo, in provincia di Teramo.
A fine settembre il ministero dello Sviluppo economico ha attivato i fondi per l'area, che complessivamente ammonteranno a 32 milioni di euro.
Ora l'Abruzzo comunica che nei comuni compresi sul suo territorio regionale saranno disponibili altri 5 milioni stanziati dal fondo Fesr.
I comuni interssati sono Ancarano, Civitella del Tronto, Sant'Egidio alla Vibrata, Valle Castellana, Alba Adriatica, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Nereto, Sant'Omero, Torano Nuovo, Tortoreto, Martinsicuro.
"L'agevolazione - ha spiegato Pepe - sarà costituita da un contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile che non potrà essere superiore a 200 mila euro nel rispetto della regolamentazione europea prevista per il regime de minimis".
L'avviso dovrà prevedere una griglia di valutazione delle domande che dovrà essere predisposta sulla base dei criteri specifici e valutata da una commissione regionale formata da esperti.
"Queste risorse - ha spiegato l'assessore - andranno a sommarsi a quelle già previste dalla legge 181 e saranno vitali per l'attrazione di nuovi investimenti che si concretizzano con l'uscita dei bandi ad opera della Regione Abruzzo e di Invitalia", l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa che si occuperà del bando per l'area a crisi diffusa.
"Si tratta - concluso Pepe - di un'opportunità unica per il rilancio dell'occupazione e per il recupero della grande produttività che da sempre caratterizza il settore industriale e turistico della Val Vibrata".
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Fonte: Regione Abruzzo