Medaglia d'argento al Veneto, con 266,1 milioni di euro già spesi, di cui 114,7 di quota Feasr, pari al 22,48% del totale delle risorse.
Bello sprint dell'Umbria, con 147 milioni circa già contabilizzati, di cui 63,2 Feasr, ovvero il 16,78% della spesa totale, seguito poco sotto dalla provincia di Trento con il 14,88% di avanzamento, equivalente a 44,8 milioni di euro, di cui 19,2 di quota Feasr.
A seguire c'è la Toscana, con 103,2 milioni già effettuati, di cui 44,4 di quota Feasr (10,73% di avanzamento) e poi l'Emilia Romagna, che ha già liquidato alle imprese agricole 124,4 milioni di euro, di cui 53,3 di Feasr. Poco sotto il 10% della spesa già effettuata c'è la Lombardia, ferma al 9,62%, pari a 111,4 milioni, di cui 47,8 di quota Feasr.
Successivamente troviamo il Lazio, che ha un avanzamento sulla spesa del 7,64%, contabilizzati 59,5 milioni di euro, di cui 25,5 di quota Feasr, mentre le Marche toccano quota 38,1 milioni di euro spesi, di cui 16,4 di Feasr, ovvero il 7,09% della spesa.
Più giù il Piemonte, con il 6,10% di spesa effettuata, equivalente a 66,6 milioni di euro, di cui 28,6 di quota Feasr, mentre l'Abruzzo si posiziona sul 5,63% di avanzamento di spesa, ovvero 24,3 milioni di euro già liquidati, di cui 11,6 milioni di quota Feasr. Sotto il 5% troviamo la Valle d'Aosta, con un saldo di spesa già contabilizzato di 5,6 milioni di euro, di cui 2,4 Feasr, pari al 4,09% della capacità di spesa regionale.
Difficile la situazione della Liguria, con solo il 2,67% di spesa effettuata, che vale 8,3 milioni di spesa pubblica, di cui 3,5 di quota Feasr. Fanalino di coda rimane il Friuli Venezia Giulia, dove la spesa Psr è ferma a un avanzamento dell'1,20%, per un valore di spesa di 3,5 milioni di euro, di cui 1,5 di quota Feasr.