In arrivo nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni duramente colpite dal terremoto, con misure specifiche a sostegno del settore agricolo e agroalimentare: la notizia dell'approvazione dello schema di decreto da parte del Consiglio dei ministri è arrivata ieri sera, giovedì 2 febbraio 2017.

"Saranno erogati entro febbraio circa 35 milioni di euro di aiuti diretti per il mancato reddito delle imprese di allevamento" riporta il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Nel decreto sono contenute inoltre ulteriori nuove semplificazioni per accelerare le procedure di acquisto delle stalle mobili e dei moduli abitativi da parte delle regioni. Abbiamo impostato una misura dedicata anche ai giovani con un canale preferenziale per l’accesso al credito attraverso il nostro ente Ismea. Sul fronte del maltempo abbiamo esteso la copertura del Fondo di solidarietà nazionale anche alle colture assicurabili, venendo incontro alle esigenze delle tante imprese danneggiate”.

35 milioni per il comparto zootecnico
In attuazione dell’autorizzazione da parte dell’Unione europea all’incremento fino al 200% della quota nazionale per gli aiuti alla zootecnia, si conferma l’aiuto di 35 milioni di euro agli allevatori delle zone terremotate. Sono previsti aiuti a capo da 400 euro per i bovini, 60 euro per gli ovicaprini, oltre ad aiuti per suinicoltori. Due milioni di euro saranno destinati al settore equino attraverso erogazione di contributi in de minimis.

L’aiuto diretto per il mancato reddito sarà erogato dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura Agea, entro il mese di febbraio, che potrà anticipare al 100% le risorse investite dalle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, pari a 22 milioni di euro, che sono la prima attuazione del Piano strategico di rilancio agricolo dell’area del sisma.

Giovani, più facile l'accesso al credito
Priorità negli strumenti Ismea alle aziende dei territori colpiti nella concessione delle agevolazioni e dei mutui a tasso zero previsti per il sostegno alle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile, per favorire il ricambio generazionale in agricoltura e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito. 

Fondo di solidarietà esteso anche alle colture assicurabili
Il Mipaaf gioca d’anticipo sulle misure urgenti per il maltempo al Sud – le deroghe temporanee ed eccezionali al decreto legislativo 102/2004 volte a consentire la risarcibilità con i fondi pubblici dei danni a colture, ormai tutte classificate come assicurabili - e le inserisce, aggregando due emergenze, nel decreto che il Governo ha predisposto per le zone terremotate.
E il Fondo di solidarietà nazionale vede anche un significativo incremento di budget, 15 milioni di euro in più per il 2017, e l’estensione alle colture assicurabili, sia nelle zone colpite dal sisma delle regioni del centro Italia di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, che in quelle del Centro-Sud strette dalla morsa del gelo in gennaio.

Il vantaggio è che queste norme, una volta pubblicato il decreto legge, saranno immediatamente esecutive, e non si dovrà più attendere l'atto di conversione dell'altro decreto legge, quello sulle emergenze del Mezzogiorno, che li avrebbe previsti solo come emendamenti parlamentari, destinati ad entrare in vigore più tardi, dopo i necessari passaggi parlamentari.
 
“Con questa misura viene garantita la copertura finanziaria per l’attivazione delle misure compensative per interventi a sostegno delle imprese agricole delle regioni interessate dal terremoto o che hanno subito danni a causa del maltempo nel mese di gennaio 2017 anche alle aziende che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi" spiega la nota del Mipaaf.
 
“L’attivazione del Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere di tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente – conclude la nota - come, in particolare, l’erogazione di contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, l’attivazione di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza, l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti e l’ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte”.