Su impulso dell'Unione coltivatori italiani è stato costituito il centro studi e ricerche sul sistema agroalimentare denominato AgriEthos, un gruppo di esperti per studiare e dare voce all'agricoltura italiana.

A presiedere il gruppo di lavoro è Luigi Cerciello Renna, cultore e docente di diritto amministrativo presso l'Università degli Studi Roma 4 e docente di sicurezza alimentare a Salerno, dove è membro del collegio dei docenti dell'Osservatorio dell'Appennino meridionale e direttore scientifico del corso di Esperto di legalità agroambientale.

I componenti di AgriEthos, che assumono l'incarico a titolo gratuito, sono stati scelti tra esperti di particolare rilievo nelle discipline economiche, agricole, agroalimentari, forestali e agroambientali, nonché individuati nell'ambito di enti, istituti, organismi ed associazioni operanti nel mondo universitario, della ricerca, economico produttivo, delle associazioni dei consumatori e delle associazioni ambientaliste.

Fanno parte di AgriEthos Salvatore Sica, professore ordinario di diritto privato all'Università di Salerno, Fabian Capitanio e Aniello Anastasio dell'Università Federico II di Napoli, Massimiliano Lega dell'Università degli studi di Napoli Parthenope, Angelo Quarto dell'Università La Sapienza di Roma, Roberto Madeddu dell'Università di Sassari e Bruno Gentile.

Membri di AgriEthos sono anche il segretario generale dell'Istituto per l'Asia e il Mediterraneo - Isiamed - Antonio Loche e il presidente di Eurispes Gian Maria Fara, mentre l'avvocato Fausto Valenti è il segretario del centro.

AgriEthos si ripropone di indagare con rigore scientifico il mondo dell'agricoltura, con particolare attenzione alle tematiche dell'attualità e con forte sensibilità all'aspetto sociale.

L'attività di AgriEthos si concentra sulle seguenti aree tematiche di significativo e strategico interesse, quali agricoltura, biodiversità e sviluppo rurale, sicurezza e qualità alimentare, agricoltura e sistema produttivo nazionale, agricoltura sociale, fenomeni di illegalità e criminalità organizzata nel sistema agroalimentare.

"Non si tratta di uno dei tanti osservatori sin qui nati per contemplare la realtà di interesse - ha dichiarato Cerciello Renna - ma di un gruppo permanente di lavoro che intende fornire una piattaforma di ricerca e proposta dalla quale possano scaturire utilities per il mondo agricolo, accordando sempre la massima considerazione alla piccola e media impresa, quella che si dibatte nella crisi ma che manifesta anche in un frangente così difficile una straordinaria inventiva".

"Il centro studi - ha proseguito Cerciello Renna - coinvolgerà istituzioni politiche, università, imprese e terzo settore e si porrà come elemento di stimolo efficace nel mondo agricolo indagando le criticità e prospettando possibili soluzioni ai numerosi problemi che le agricolture italiane, non esiste infatti una sola agricoltura, ma quella italiana è un'agricoltura plurale, si trovano a fronteggiare nel corrente mondo globalizzato".