La commissione bilancio dell’Assemblea regionale siciliana ha tagliato i fondi per l’aggiornamento dello schedario viticolo della Regione Sicilia per la terza volta consecutiva. Un atto reiterato che mette a rischio la regolarità della vendemmia, e che l’assessore all’agricoltura della Sicilia, Antonello Cracolici, ha stigmatizzato con una nota diffusa alla stampa, chiedendo all’aula dell’assemblea regionale di porre rimedio rispetto a quanto accaduto in commissione.
 
Sul piatto c’è la regolarità di oltre 101mila ettari di vigneto che consentono di mettere in bottiglia 5,8 milioni di ettolitri di vino e che fanno della Sicilia la quarta regione italiana per produzione, con una vocazione all’export in fase di forte sviluppo. Una filiera, quella vitivinicola in Sicilia, sulla quale sono in atto ingenti investimenti pubblici, che solo sul fronte della ristrutturazione dei vigneti ammontano ad oltre 32,5 milioni di euro.
 
 “La decisione della commissione bilancio di cancellare per la terza volta il finanziamento per lo schedario viticolo in Sicilia, rappresenta un grave colpo al settore della vitivinicoltura" dice senza mezzi termini Cracolici.
 
“Forse i deputati della commissione non sanno che sono a rischio le imminenti dichiarazioni di produzione obbligatorie per le cantine e per i produttori siciliani in genere, anche e soprattutto per la certificazione della provenienza delle uve da zone produttive di qualità (Igt o Doc) - sottolinea l’assessore, che ricorda - Sono migliaia le operazioni di tipo informatico, relative ai singoli appezzamenti coltivati a vigneto, che devono essere effettuate, per conto dei singoli produttori, dagli Sportelli vitivinicoli, al fine di aggiornare e regolarizzare la posizione dei produttori stessi nei confronti dello Schedario viticolo”.
 

Cracolici infine afferma: “L'assenza dell'aggiornamento dello schedario impedisce ai Centri di assistenza agricola di potere inserire i dati relativi alle dichiarazioni di produzione in quanto tali dati, non aggiornati, non si interfacciano con il dato contenuto nello schedario. Ciò produce un danno incalcolabile al settore. Mi auguro che l'aula possa recuperare la grave miopia che è stata perpetuata in questi mesi ”.