Promuovere la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione. E' questo l'obiettivo dell'accordo quadro firmato oggi a Firenze dal presidente del Cnr, Massimo Inguscio, e dal presidente dell’Accademia dei Georgofili, Giampiero Maracchi.

Entrambe le parti concordano sulla necessità di una strategia condivisa per svolgere, nei settori scientifici e tecnologici relativi all’agroalimentare, iniziative ed azioni mirate al sostegno delle attività di ricerca e di trasferimento tecnologico, all'incremento del grado di innovazione delle imprese, alla valorizzazione del capitale umano, favorendo il collegamento verso le imprese e i centri tecnologici connessi con le Università e i Centri di ricerca.

Lo scopo è valorizzare un sistema agroalimentare sostenibile e innovativo, che possa affrontare le grandi sfide globali del futuro della Terra, tra cui la necessità di fornire cibo, acqua ed energia ad una popolazione in crescita, attraverso un uso sostenibile delle limitate risorse naturali.

La sottoscrizione dell’accordo si è svolta nell’ambito di una conferenza su: “Clima, agricoltura e sicurezza alimentare: uno sguardo al futuro”, organizzata dal dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del Cnr e dall’Accademia dei Georgofili per dare un contributo alla Giornata mondiale dell’alimentazione, che quest’anno ha assegnato particolare rilievo al tema dei cambiamenti climatici.

Con la firma dell’accordo, di durata quinquennale, è stato istituito inoltre un Comitato di indirizzo strategico con il compito di implementare e monitorare le azioni programmatiche oggetto della collaborazione.

Il presidente del Cnr professor Massimo Inguscio sottolinea “l’importanza dell’accordo in un settore dove la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica possono contribuire a risolvere alcuni dei principali problemi globali, in primis la necessità di nutrire una popolazione in crescita con aumentati bisogni alimentari e di ottimizzare l’uso delle risorse naturali. L’accordo riguarda inoltre un settore produttivo trainante dell’economia italiana e la ricerca scientifica può aiutare a valorizzare il made in Italy agroalimentare e la sua competitività internazionale”.

Il presidente dei Georgofili, Giampiero Maracchi, ha sottolineato che “a Firenze esiste una tradizione degli studi di meteorologia e climatologia a partire dagli anni '70, con un importante gruppo di ricerca che fa capo al Cnr, quindi l’accordo è particolarmente importante perché va nella direzione di utilizzare al meglio tutte quelle competenze che si sono sviluppate negli ultimi quaranta anni per dare risposte e soluzioni concrete”.