L’Indicazione geografica protetta per l’olio extravergine di oliva della Basilicata fa un altro passo avanti.

“La Basilicata, entro dicembre, con la commissione istituita con legge regionale, dopo aver concluso la procedura di individuazione del marchio collettivo dell'Olio extravergine di olive Lucano, procederà all'approvazione del disciplinare attuativo della legge regionale, alla definizione insieme ad Alsia del disciplinare di ottenimento del marchio Igp, entrambi già pronti in bozza, ed infine alla messa in campo di tutte le azioni che possano sostenere le Op nel rispetto dell'obbligo che pone, entro il 2017, l'attivazione dei vincoli della commercializzazione con minimo 200mila euro ed il 25% del conferimento da parte di tutti i soci dalle Op stesse". 

E’ quanto annunciato il 7 ottobre 2016 dall’assessore all’Agricoltura della Basilicata Luca Braia durante un seminario di formazione sui registri telematici e sulle nuove norme relative alla tracciabilità ed all’etichettatura degli oli di oliva.
 
La Basilicata nel 2016 produrrà oltre 4500 tonnellate di olio, in flessione rispetto all'annata record del 2015 e vi operano 30mila produttori olivicoli, di cui 12mila raggruppati in 7 organizzazioni di produttori, e 141 frantoi.
 
“L'importantissimo seminario formativo ed informativo – ha detto ancora Braia - tenutosi stamattina si inserisce nella strategia del Dipartimento Agricoltura che, dall'avvio del mio mandato, ho voluto si caratterizzasse sulla condivisione e sul confronto e sul principio della trasparenza, incentivando al massimo le azioni di formazione ed informazione utili a fare prevenzione”.
 
Durante il seminario sono state illustrate le norme che regolano il settore e la loro evoluzione, caratterizzate anche dall'approvazione del piano olivicolo nazionale, dalla legge regionale sull'olivicoltura in Basilicata, ed in ultimo dall'introduzione del fascicolo elettronico che è stato trattato in maniera approfondita grazie al contributo dei tecnici Agea e degli ispettori dell’Icqrf.

“La grande partecipazione al seminario sui registri telematici e sulle nuove norme relative alla tracciabilità ed all’etichettatura - ha concluso Braia - testimonia che i nostri produttori e frantoiani hanno molta voglia di migliorare, come priorità, il livello di conoscenza e di consapevolezza, elementi fondamentali per crescere ed è essere più competitivi in un comparto in cui gli aspetti normativi e sanzionatori sono finalizzati soprattutto alla tutela della qualità e alla lotta alla contraffazione”.