Interventi soprattutto a favore dei consorzi di bonifica: li prevede il nuovo disegno di legge contenente "Norme varie in materia di agricoltura", approvato il 13 settembre 2016 dalla Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessore all'Agricoltura Elisabetta Falchi, e che a breve sarà all’esame del Consiglio regionale sardo. In particolare, per gli enti arriva la possibilità di ripianare i bilanci con trasferimenti costanti in trenta anni. Mentre gli utenti irrigui potranno rateizzare i canoni.

I primi articoli del disegno di legge prevedono la modifica di alcuni aspetti della legge quadro in materia di consorzi di bonifica (legge regionale 23 maggio 2008, n.6), in particolare quelli che regolano i piani di ricomposizione e riordino fondiario elaborati dai consorzi, che saranno approvati via decreto dell’assessore dopo il via libera della Giunta regionale, gli schemi della contabilità e di bilancio.

"La materia del riordino è sempre più importante, oltre che per l’esigenza di intervenire sugli accorpamenti aziendali per la competitività delle imprese, anche per mettere gli agricoltori nelle condizioni di percepire i premi comunitari, sempre più legati a regole rigide di dimostrazione corretta del titolo di possesso dei terreni, ha commentato l'assessore Falchi.

Inoltre, vengono stabilite norme per il risanamento economico dei consorzi, che attualmente vivono momenti di particolare difficoltà. Si prevede, ad esempio, la riscossione del saldo dei ruoli irrigui in via transitoria con una rateizzazione massimo decennale e di ripianare l’eventuale disavanzo al 31 dicembre 2015 in quote costanti per un periodo massimo fino a trent’anni.

Infine viene disposta l'attivazione di un fondo di garanzia della Sfirs per l'acquisizione di mutui e prestiti alle migliori condizioni di mercato. Spiega la titolare dell’Agricoltura: “Si tratta di interventi di particolare importanza nel percorso a tappe che abbiamo intrapreso per risanamento e riprogrammazione dei consorzi di bonifica della Sardegna, con l'obiettivo di rendere questi enti efficienti e proporre un costo sostenibile del servizio irriguo agli agricoltori".