La zootecnia si è rivelata regina della Millenaria, insieme all’agroalimentare, comparto di punta della provincia di Mantova (la produzione lorda vendibile incide per circa il 15% del totale), che nel 2017 avrà uno spazio ancora più considerevole, in considerazione del fatto che la Lombardia Est (Mantova, Brescia, Bergamo e Cremona) sarà capitale europea dell’agroalimentare.
“La Millenaria è diventato un momento di confronto sulle tendenze dell’agricoltura – ha detto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, presente a molti appuntamenti durante la kermesse – e rappresenta uno dei grandi eventi fieristici del Nord, dedicati al comparto primario”.
Chi si è dichiarato molto soddisfatto per l’andamento della Millenaria 2016 è stato il presidente del polo fieristico, Giovanni Sala. “Siamo molto soddisfatti non solo per i dati di pubblico, in crescita del 12,5% rispetto all’anno scorso, ma anche per l’ottima risposta alle novità introdotte quest’anno, come la nuova collocazione del padiglione dell’agroalimentare mantovano e le proposte di degustazioni guidate, oltre alla partecipazione al ricco programma di incontri e riflessioni tecniche sullo stato del comparto agricolo”.
Sul tappeto della Millenaria tutti i temi caldi dell’agricoltura. Dal latte, le cui quotazioni hanno ripreso a salire proprio in concomitanza dell’evento, al Ttip (sul cui esito non è stata ancora scritta la parola fine), fino ai cereali (per i prezzi così bassi godono solo gli allevatori).
Per la cronaca, la mostra interregionale zootecnica, organizzata dall’Associazione mantovana allevatori, ha visto trionfare la bovina Molino Aitana dell’allevamento Errera Holsteins di Davide Errera (Mantova) e di Molino Terenzano (Lodi), seguita dalla riserva Dotti Piquot Wonder dell’azienda agricola La Corte di Dotti e C. di San Possidonio (Modena).
Apa di Mantova protagonista anche nel ruolo didattico, con un nuovo stand che ha ospitato una fattoria degli animali, utilizzata per “raccontare” gli animali e le produzioni tipiche ai più piccoli.
“La sfida è pensare sistemi agricoli e agroalimentari equilibrati, sostenibili, in grado di assicurare la sicurezza delle produzioni, della qualità, ma anche dei lavoratori – dice il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali -. Il comparto primario è chiamato a un salto in avanti impegnativo, verso una nuova rivoluzione verde, in cui anche meccanizzazione, tecnologia e digitale giocheranno un ruolo chiave per produrre di più con meno”.