Già, perché anche in agricoltura si può fare innovazione. #ItalyFrontiers è una piattaforma web, lanciata a novembre dello scorso anno, in cui le imprese possono caricare i propri profili. Uno spazio virtuale in cui descrivere ciò che fanno, caricando file di testo e video. Ma ci sono anche moltissime informazioni 'business'. Sul numero di dipendenti, classe di fatturato, mercati e prospettive di crescita. Insomma, tutto il necessario ad un investitore per farsi una idea su eventuali opportunità di business. L'idea è proprio quella di fare incontrare domanda e offerta per far crescere l'economia.
“Lo sviluppo delle start up in agricoltura è importante per garantire un ricambio generazionale nell’ottica di una crescita sostenibile anche dal punto di vista economico”, aveva dichiarato Raffaele Maiorano, presidente dei Giovani di Confagricoltura, al momento dell'ingresso di Anga nel progetto. “Occorre infatti scommettere sulle reti di nuove aziende innovative che danno più forza alle giovani imprese. I nostri hastag #siamogiovanimicapiccoli, #puntasuigiovani e #puntasuglistrumentigiusti vanno in questo senso”.
Ma quali sono le tipologie di start up e pmi che sono presenti su #ItalyFrontiers? Basta farsi un giro sulla piattaforma per capire che c'è un po' di tutto. E anche se l'agricoltura non ha i numeri di altri settori, è comunque ben rappresentata.
Quinoa Marche è ad esempio una azienda che vuole iniziare la produzione di alimenti nel “cosiddetto free-from food market (prodotti senza glutine, senza lattosio, senza proteine del latte, senza soia, uova), nei mercati per gli alimenti vegetariani/vegani e degli alimenti funzionali (functional foods)”, scrivono sul loro profilo. Il tutto partendo dalla coltivazione e trasformazione della quinoa nella regione Marche.
Non solo campagna, ma anche mare. La Bluefarm è una società, spin-off dell’Università Ca’ Foscari, che ha come missione “offrire sul mercato il know-how acquisito durante due decenni di ricerca accademica. I nostri studi prestano particolare attenzione alla gestione sostenibile di ecosistemi marini e costieri, e alle attività di acquacoltura. Abbiamo sviluppato strumenti per predire la biomassa prodotta da specie allevate e per valutare l’impatto ambientale di allevamenti quali molluschi del Mediterraneo, vongole Manila, branzini e orate”.
Un altro spin-off, questa volta dell’Università di Bologna, è HK-Horticultural Knowledge. Una società che intende “sensibilizzare gli imprenditori frutticoli verso le potenzialità e la possibilità di adozione del modello gestionale della frutticoltura di precisione, per il controllo e la previsione della produzione dei frutteti”.
In ambito e-commerce Vino75 è una start up che prova ad inserirsi nel già affollato mondo della vendita di vino online. “Vino75 – scrivono i fondatori - è una enoteca digitale specializzata con uno strumento di ricerca innovativo che permette di scegliere facilmente tra un catalogo composto da oltre 1.600 etichette da più di 500 produttori. Vino75 è la prima enoteca online attraverso la quale i consumatori possono effettuare dei tour virtuali delle cantine e avvicinarsi alla cultura del vino grazie a contenuti divulgativi unici”.
A cavallo tra cibo e alimentazione si è posizionata Biomedfood, una start up innovativa (anche questa spin-off universitario) che si occupa di R&D e consulenze in ambito di salute ed alimentazione. “La Vision dell'azienda è mantenere un buono stato di salute e prevenire le patologie attraverso l'alimentazione. La Mission è coniugare ricerca scientifica di alto livello e sviluppo di prodotti nutrizionalmente sani e bilanciati”.
Facendo una ricerca nel database di #ItalyFrontiers con la parola chiave 'agricoltura' compaiono 57 risultati. Non molti se si pensa che con 'sviluppo software' ne escono quasi tremila, ma abbastanza da capire che anche in agricoltura la voglia di innovare è forte.
Il viaggio di Image Line per raccontare l'AgroInnovazione in Italia è iniziato!
Scopri l'AgroInnovation Tour,
le nuove opportunità del digitale per l'agricoltura di oggi e di domani!