Nasce fra le polemiche il coordinamento nazionale tra il Caa Cia e il Caa Alpa, il sistema più grande a livello nazionale per numero di aziende rappresentate da un punto di vista tecnico e di numero di sedi operative. Infatti, in un primo comunicato, Cia aveva dichiarato come nel coordinamento ci fosse anche Copagri, salvo poi essere smentita da quest'ultima.

"Il Caa Copagri è una società partecipata dalla Ugc Cisl per il 75% e dalla Uimec per il 25%, associazioni non facenti parte della Copagri - sottolinea in una nota l'associazione - pertanto il Caa Copagri non è Caa di riferimento della Copagri, che ha nel Caa Cafagri, l'unico Caa di espressione della sua compagine". Il coordinamento tecnico e organizzativo di questi grandi Caa consentirà di esercitare un maggior peso di rappresentanza in ambito amministrativo presso gli organismi pagatori e le Regioni, dando maggiore forza agli agricoltori rappresentati dal mandato conferito.

Le difficili campagne Pac 2015 e 2016 – recita una nota di Cia – con i gravissimi ritardi nei pagamenti degli aiuti comunitari agli agricoltori, il permanere di blocchi informatici al pagamento legati ad anomalie e infine l’assenza di un qualsiasi segnale di risoluzione dell’annosa questione bonifica, impone un’efficace azione politica sindacale, ma anche un forte presidio tecnico che sappia mettere la giusta pressione a un’amministrazione estremamente in affanno”.

Si tratta di un coordinamento Caa forte nei numeri e nella professionalità – sottolinea il comunicato – moderno ed efficiente, ancorato alle campagne, diffuso capillarmente in tutte le realtà produttive agricole del nostro Paese, che dia servizi efficienti e forza alle istanze degli agricoltori che hanno negli aiuti comunitari un sostegno al reddito importante e spesso fondamentale nel sostenere le difficili congiunture economiche di una crisi che morde il settore ormai da qualche anno”.

L’accordo inoltre ha un importante valore nella logica della semplificazione della rappresentanza, ponendosi l’obiettivo di realizzare forme societarie più snelle con lo scopo di accorpare e valorizzare le competenze presenti.