Nella Regione Molise, dove è forte la presenza di aree Sic e Zps e con un territorio in gran parte montano e di grande delicatezza naturalistica, queste misure sono particolarmente rilevanti. A fronte di una spesa pubblica complessiva del Psr Molise 2014-2020 di oltre 210 milioni di euro, il 13% della superficie agricola sarà oggetto di contratti di gestione a sostegno della biodiversità, il 17% di contratti per la gestione delle risorse idriche e il 13% d'impegni per la gestione del suolo. Più di 8300 ettari riceveranno un sostegno per convertirsi all'agricoltura biologica, mentre per il mantenimento della produzione biologica saranno finanziati 6700 ettari.
Sono stati aperti anche i termini di presentazione delle domande di pagamento relative alla conferma degli impegni agro-ambientali e biologici già assunti a valere sia sull'attuale programma che su quello precedente, compreso il ritiro ventennale dei seminativi dalla produzione, oltre che per gli indennizzi riferiti ai mancati redditi derivanti dallo stabilimento degli impianti forestali finanziati con le precedenti programmazioni.
Il termine ultimo per la presentazione delle istanze, come da regolamento, è fissato al 16 maggio 2016. Le domande di aiuto devono essere compilate utilizzando la specifica procedura informatica messa a disposizione da Agea sul portale Sian, specificando che si tratta di domande di conferma. Ciascun richiedente, nello stesso anno, non può presentare più domande di sostegno a valere sulla stessa misura.
"E' un Psr che tiene conto delle esigenze del nostro territorio ed improntato alla ricerca, alla cooperazione ed all'innovazione - commentano il presidente di Laura Frattura e l'assessore Facciolla, sottolineando la celerità con la quale l'amministrazione regionale sta man mano procedendo all'attivazione dei nuovi bandi del Psr 2014-2020.
"In questo caso, nello specifico, si tratta di interventi volti a valorizzare e preservare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura" sottolinea Facciolla. "Migliorare il rapporto agricoltura-ambiente per così favorire strategie imprenditoriali che puntino ad una competizione multidimensionale e andare incontro alle esigenze degli agricoltori di aree montane e svantaggiate dove altitudine, pendenza e clima costituiscono ostacoli naturali ad un'attività agricola che rappresenta una risorsa importante per la biodiversità e per la vitalità dei territori".