Pertanto l'assessorato all'Agricoltura della Regione Campania ha chiesto agli agricoltori di far periziare i danni da rivendicare, per poter comunque procedere in proprio al ripristino dei terreni e delle opere danneggiati, al fine di poter continuare l'attività d'impresa. Cosa che ha scatenato la ferma protesta della Confederazione italiana agricoltori della Campania.
“Siamo molto preoccupati per la nota pervenuta dalla direzione generale per le Politiche agricole della Regione Campania in merito alle pratiche di indennizzo dopo l’alluvione del mese di ottobre 2015. Le aziende, già in ginocchio per i danni subiti, devono farsi carico di nuovi costi per essere risarciti”.
Ad affermarlo il tredici aprile 2016 Alessandro Mastrocinque, presidente della Cia Campania e vicepresidente nazionale dell'organizzazione agricola, commentando il documento della Regione Campania pubblicato lo stesso giorno sul sito internet dell’assessorato Agricoltura, e in cui, tra l'altro, si evidenzia: "A causa dell’elevato numero di istanze di indennizzo pervenute agli Enti delegati, le istruttorie delle stesse non potranno essere perfezionate in tempi compatibili con i processi produttivi che le aziende agricole danneggiate devono riattivare. Gli imprenditori agricoli che vogliono procedere al ripristino della coltivabilità del terreno, degli impianti, delle strutture e delle infrastrutture aziendali, possono pertanto produrre una perizia asseverata e giurata di un tecnico abilitato".
“La perizia - prosegue il documento dell’assessorato all’Agricoltura - riporterà la descrizione dettagliata dei danni subiti dall’azienda con informazioni particolareggiate del bene colpito e del danno riportato, la sua precisa ubicazione, e la documentazione fotografica di dettaglio che evidenzi con chiarezza quanto specificato nel testo”.
Nel documento regionale si legge ancora che “detta perizia non costituirà alternativa all’istruttoria dell’Ente delegato, ma rappresenterà elemento a supporto di tale compito qualora il riavvio delle attività produttive aziendali determini un’alterazione dello stato dei luoghi tale da rendere difficile o imprecisa la successiva verifica del danno”.
Infine la Regione avverte “gli imprenditori che decidano di produrre il documento dovranno recapitarlo con sollecitudine alle Comunità montane o all’Amministrazione provinciale che ha ricevuto domanda di indennizzo”.
“E' davvero inaccettabile che l’azienda, che ha già prodotto la documentazione per l’istanza di risarcimento, debba produrre un nuovo incartamento e farsi carico del nuovo costo di perizia. Questa burocrazia non è amica delle imprese e non aiuta l’economia” aggiunge Raffaele Amore, presidente della Cia di Benevento, Provincia nella quale l’organizzazione ha un elevato grado di rappresentatività del mondo agricolo.
“La Cia chiede alla direzione generale per le Politiche agricole della Regione Campania di semplificare le procedure alle aziende. Per tutte quelle che hanno già prodotto la documentazione necessaria non si deve chiedere un nuovo fascicolo e una nuova perizia ma si può trovare una soluzione più veloce con le autocertificazioni” conclude Amore.