Il Mipaaf ha reso noto il dato nazionale relativo alla spesa totale a riguardo del Psr 2007-2013, a chiusura della programmazione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). La spesa pubblica complessiva, secondo il ministero, risulta pari a 17,4 miliardi di euro, di cui 8,8 miliardi relativi ai finanziamenti europei Feasr. La percentuale di impiego è quindi del 98,75%, con un disimpegno limitato all’1,15%, per un ammontare di 104 milioni di euro in quota Feasr. I dati forniti dal ministero però al momento non fanno ancora chiarezza su tutte le dinamiche a livello regionale, che pian piano verranno alla luce. Fra le Regioni che, secondo il Mipaaf, hanno raggiunto la quota del 100% dell’impiego dei fondi, ci sono Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Veneto e Puglia.

I fondi dello Sviluppo Rurale sono essenziali per sostenere gli investimenti, aumentare la competitività strutturale della nostra agricoltura e anche portare avanti politiche di ricambio generazionale – spiega il ministro Maurizio Martina – bene quindi che siano stati impiegati oltre 17 miliardi di euro a supporto di questi obiettivi e siamo pronti a utilizzare al meglio la programmazione fino al 2020 con un lavoro sinergico con le Regioni a vantaggio di tutto il sistema Italia”.

E’ positivo anche il lavoro di recupero fatto negli ultimi due mesi da molte Regioni in collaborazione con la nostra task force ministeriale – continua Martina - in sessanta giorni sono stati investiti circa 1,7 miliardi di euro, limitando così il disimpegno dei finanziamenti europei della scorsa programmazione. Dobbiamo portare a zero gli sprechi di risorse nel periodo 2014-2020, senza aspettare l’ultimo momento. Per questo serve anche maggiore semplificazione e flessibilità degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione, per poter andare davvero incontro alle esigenze delle imprese. Soprattutto nel Mezzogiorno dobbiamo lavorare affinchè queste risorse contribuiscano davvero al salto di qualità necessario per rafforzare le aziende agricole di questi territori”.