Lo rivela un comunicato stampa della Regione Calabria. Pertanto, è ancora in corso la conta dei danni, necessaria per attivare l’articolo 26 della prossima legge di Stabilità ai fini del risarcimento dei danni anche delle imprese agricole.
In seguito ai sopralluoghi effettuati nell’area jonica reggina, interessata dal recente evento alluvionale, alla presenza del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio si è svolta nel pomeriggio di ieri a Catanzaro una riunione tecnica, durante la quale si è fatto il punto della situazione.
"La Protezione Civile regionale della Calabria, con il concorso dei sindaci, è impegnata nella ricognizione dei danni comune per comune, al fine di redigere il Rapporto di evento ai sensi della Direttiva della presidenza del Consiglio dei ministri del 26 ottobre 2012" si legge in un comunicato stampa della Regione Calabria.
Il Rapporto, che è a supporto della richiesta dello stato di emergenza, già inoltrata a Palazzo Chigi con deliberazione della Giunta regionale n.452 del 3 novembre scorso, dovrà essere trasmesso, a cura del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, al Consiglio dei ministri per le valutazioni di competenza.
“Dopo la prima fase, che ha visto impegnate le diverse strutture dello Stato, della Regione e dei Comuni in sinergia per fronteggiare l’emergenza, a partire dal soccorso alla popolazione - afferma il presidente Oliverio - si apre ora una seconda fase finalizzata alla puntuale ricognizione del rischio residuo e dei danni. A tal fine, è stata predisposta un’apposita scheda che i comuni utilizzeranno per la mappatura dei danni subiti nei rispettivi territori. Operazione, questa, che sarà effettuata con il supporto della Protezione Civile regionale e che sarà completata entro venerdì 13 novembre”.
Oliverio ancora sottolinea: “Le risultanze di detta ricognizione saranno assunte in una apposita relazione che trasmetteremo al presidente del Consiglio dei ministri per la dichiarazione dello stato di emergenza. I tempi previsti dalla normativa, e necessari per effettuare la richiamata ricognizione dei danni, sono dettati dall’evoluzione dei fenomeni franosi che si manifestano successivamente al verificarsi dell’evento alluvionale. Ciò, al fine di evitare una sottostima dei danni che, allo stato, sono ingenti”.