“Per sostenere le imprese alluvionate è fondamentale che le organizzazioni e le istituzioni siano coese e uniscano le energie e le idee. Per questo le sigle che animano il coordinamento di Agrinsieme si sono sedute a tavolino e si sono confrontate sulle azioni concrete che la Regione Campania, il Governo centrale e la Comunità Europea potrebbero adottare per sostenere le aziende. Sono solo alcuni interventi che riteniamo prioritari, spunti che abbiamo trascritto in un Documento nell’ottica di una collaborazione inter partes con la politica. Certo, tanto è stato fatto, anche con un impegno straordinario, da parte dei nostri rappresentanti politici regionali e nazionali, che ringraziamo. Ma per il bene della nostra terra possiamo, insieme, osare di più”.
Con queste le parole Alfonso Di Massa, portavoce di Agrinsieme Campania, il coordinamento tra l’Alleanza delle Cooperative Italiane Campania, settore agroalimentare, Cia Campania, Confagricoltura Campania e Copagri Campania lancia il corposo documento presentato al ministro Maurzio Martina, ancora in viaggio per Benevento. Eccolo punto per punto.
1. Richiesta dello stato di emergenza per il Sannio
“Solo con la dichiarazione dello stato di emergenza si potranno attivare interventi urgenti per effettuare le bonifiche dei terreni, dei siti e degli opifici alluvionati e ripristinare la viabilità, soprattutto quella rurale - sottolinea il documento di Agrinsieme Campania - Con lo stato di emergenza sarà poi possibile prevedere aiuti in de minimis per interventi di urgenza nelle aziende alluvionate”. Fondi attingibili: articolo 26 della legge di Stabilità.
2. Proroga rendicontazione PSR 2007-2013
E’ stata la prima proposta di Agrinsieme Campania, già notificata al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e all’assessore ai Fondi europei, Serena Angioli: “Molte imprese agricole ed agroalimentari beneficiarie di finanziamenti a valere sul Psr 2007-2013 sono nella impossibilità di completare e rendicontare i propri investimenti entro la scadenza del 15 novembre".
3. Supplemento di assegnazione di gasolio agricolo alle imprese operanti nelle aree alluvionate
Tale misura per Agrinsieme “Consentirebbe la risistemazione dei terreni sconquassati dalla furia delle acque e la nuova messa a coltura degli stessi”.
4. Anticipazione del 100% del premio Pac
Concedere alle imprese agricole l’anticipazione del premio Pac al 100% soddisferebbe, almeno in parte, le esigenze di credito a breve delle imprese danneggiate, che potranno contare su nuova liquidità.
5. Riapertura misura 126 del Psr 2007-2013 o apertura della misura 5.2.1 del Psr 2014-2020
Agrinsieme chiede di riaprire il Bando per accedere alla misura 126 “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e introduzione di adeguate misure di prevenzione”.
“Permetterebbe un ulteriore gettito di risorse a favore delle strutture delle imprese agricole ed agroalimentari alluvionate – è scritto nel documento - Nel caso non fosse più possibile, prevedere l’apertura della nuova Misura 5.2.1. del Psr 2014-2020”.
6. Misure per il ripristino dei vigneti distrutti
Lo smottamento dei terreni ha inghiottito ettari ed ettari di vigneti che è urgente ripristinare. Per i produttori vitivinicoli sarebbe opportuno prevedere una misura che contempli il ripristino dei vigneti andati completamente distrutti e per i quali non sarebbe più possibile godere di agevolazioni per la riconversione. Una soluzione da ricercare – secondo Agrinsieme – anche al di fuori dell’Ocm.
7. Richiesta sospensione temporanea delle verifiche agro-ambientali relative al rispetto delle regole di condizionalità in agricoltura
Farle ora servirebbe solo a mettere in ulteriore difficoltà le aziende colpite.
8. Tema del clima, una priorità
“Chiediamo alla Regione Campania e all’Europa di ascrivere il dibattito sul clima tra le priorità assolute e quale punto imprescindibile per evitare lo sgretolamento di un territorio fragile qual è la nostra Italia, Campania compresa" è scritto nel documento, che fa diretto riferimento alla consegna del dossier sul Clima presentato da Agrinsieme nazionale al ministro Galletti, in vista della Conferenza COP21 sul clima che si terrà a Parigi .
9. Protocolli con istituti bancari
E’ la proposta ripresa da Martina a fine intervento. “Valutare interventi finanziari straordinari da parte delle banche e prevedere prestiti a condizioni agevolate. Da parte sua, il Coordinamento di Agrinsieme Campania, attraverso azioni di contatto e di relazione, solleciterà gli istituti bancari esperti di agribusiness a mettere in campo azioni ad hoc. Agire repentinamente con agevolazioni sul credito è infatti fondamentale”.
Coldiretti Campania, che nei giorni scorsi aveva puntato tutto sull’apertura a breve della misura 5.2.1 del Psr Campania 2014-2020, plaude al ministro con le parole del suo presidente, Gennarino Masiello: “Apprezzo la lucidità con cui il ministro Martina ha ripercorso le proposte messe in campo da Coldiretti nell'ultima settimana, dalle deroghe alle scadenze agli interventi fiscali all'utilizzo immediato della misura 5.2.1 del Psr 2014-2020, in fase di approvazione a Bruxelles. Resta però come precondizione la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo".
"L'agricoltura di questa provincia può superare l'emergenza dell'alluvione solo se gli investimenti saranno realizzati con un approccio di sistema - ha aggiunto Masiello, che è anche vicepresidente nazionale di Coldiretti - Il Sannio ha puntato su un legame profondo tra produzione agroalimentare e territorio. Le nostre imprese agricole sono state fortemente danneggiate, ma sono in condizione di ripartire. Per questo non basta rimettere in piedi una stalla o un vigneto se poi mancano le strade e se il paesaggio resta sfregiato dall'alluvione".
Sintonia di Masiello con Martina anche su Psr 2014-2020 e legge di Stabilità. In particolare, sull’articolo 26 del nuovo strumento di finanza pubblica, Masiello dice: "E’ una soluzione che apre uno spiraglio ulteriore, anche alla luce dei danni al settore che abbiamo stimato in circa 120 milioni di euro, e anche agli altri settori. Mettendo insieme più strumenti potremo dare una risposta rapida ad un territorio che ha nell'agricoltura il principale motore economico. Ma se non si fa in fretta, rischiamo di lasciare spazio allo sciacallaggio commerciale sui nostri prodotti".