L'Ocm per la promozione dei vini ha trainato negli ultimi anni l'accelerazione dell'export dei vini rossi piemontesi. Le performance generali dell'export sono passate da un saldo negativo del periodo pre-Ocm 2005-2009 (-5% in valore e -3% in volume) a uno molto positivo dopo l'Ocm, nel periodo 2010-2014, con un +10% in valore e un +4% nei volumi.

Il valore complessivo dell'export di vini rossi piemontesi a denominazione di origine (Barolo, Barbaresco, Nebbioli, Barbere, Roero) ammonta nel 2014 a 236 milioni di euro, con un volume totale di produzione di 300mila ettolitri.

A livello di fatturato, 138 milioni sono destinati all'aggregato extra Ue, mentre sui volumi il 2012 è stato il primo anno con il sorpasso dei paesi extra Ue sul mercato comunitario. I fondi per la promozione hanno avuto una spinta fortemente positiva sui mercati extraeuropei, anche grazie all'ottima capacità di spesa del Piemonte, una delle regioni con la maggiore regolarità di spesa.

Per quanto riguarda i mercati di sbocco, diminuisce la Germania, mentre crescono sia gli Usa che il Canada. E' necessario probabilmente accelerare la promozione sui nuovi e nuovissimi mercati, in particolare quelli del Sudest asiatico, dove l'unico con un certo peso è il Giappone. Ancora bassa la presenza in Cina, Hong Kong, Corea del Sud e Singapore, mercati potenzialmente davvero interessanti.