Crescita del fatturato, dell'utile e miglioramento delle performances nei vari settori. Nonostante il periodo di crisi e delle difficoltà per il comparto agricolo, il Consorzio agrario di Parma mette a segno risultati lusinghieri anche nel 2014. E' stato approvato infatti il bilancio d'esercizio che registra, oltre agli ottimi risultati dell'anno scorso, anche segnali positivi per il futuro.

Abbiamo incrementato il valore della produzione fino a 62 milioni e 283 mila euro – sottolinea il direttore generale Ivan Cremoniniin crescita rispetto ai quasi 60 del 2013. Ciò testimonia che le scelte operative individuate, a seconda delle differenti necessità di mercato, hanno prodotto margini positivi anche se inserite in un contesto settoriale non particolarmente favorevole”.

Il Consorzio è riuscito a riguadagnare quote di mercato in quesi tutti i ambiti di azione, nonostante la crisi perdurante del Parmigiano Reggiano e il calo significativo dei prezzi dei cereali, fatta eccezione per il grano duro. Il core business del Consorzio si conferma ancora una volta la divisione mangimi, nella quale è iniziato l'importante processo di riconversione di vendita di prodotto rigorosamente non ogm, con 15 milioni di euro di fatturato e una crescita del 3,5% rispetto al 2013.

Grande performance per il settore ammassi, con un notevole incremento dei quantitativi ritirati, +5% sui prodotti estivi e addirittura il +75% su quelli autunnali per un totale di oltre 450mila quintali di ritiri effettuati. Passando all'analisi finanziaria, il bilancio appena approvato si chiude con un margine operativo positivo che passa da 1 milione e 550 mila euro a 2 milioni e 88mila euro, con una crescita del 34,7%.

Questi risultati – sottolinea il presidente del Consorzio agrario di Parma Giorgio Grenzisono incoraggianti e dimostrano come il lavoro costante, trasparente e ben fatto consente al Cap di essere leader del settore e un partner insostituibile per le imprese agricole parmensi. Abbiamo raggiunto importanti risultati nei vari settori, in particolare nell'agroparma, zootecnico e ritiro cereali, senza però rinunciare a nuovi e rinnovati servizi: mezzi tecnici avanzati, assistenza in campo, agevolazioni per il credito, ricerca scientifica e sperimentazione vendita di prodotti tipici di filiera e tanto altro rappresentano un mosaico di servizi completo e davvero molto colorito”.