“E’ il momento di rispondere alle osservazioni della Commissione europea puntualizzando le cose per le quali dovremo spenderci per i prossimi sette anni - ha detto l’assessore all’Agricoltura lucano Michele Ottati introducendo i lavori e ha aggiunto - Bruxelles evidenzia che in Basilicata l’agricoltura non è organizzata secondo i dettami della Politica agricola comune, che pone in grande risalto le organizzazioni dei produttori. Dobbiamo impegnarci affinché si creino organizzazioni di settore. Dall’ortofrutta, che è coperta appena per il 30 per cento da Op, all’olio, per il quale dipendiamo ancora da Op non lucane, così come per gli altri settori che sono tantissimi. Per la nuova Politica agricola comune la strategia regionale punta sulle organizzazioni di produttori dirette da giovani laureati con risorse pari a circa 400mila euro in cinque anni”.
L’assessore ha poi posto l’accento anche su ricerca e sviluppo. “Questi settori dovranno essere al servizio delle filiere per renderle più competitive. Presteremo attenzione ai giovani - ha sottolineato a più riprese Ottati – affinché possano operare in aziende agricole in grado di ottenere cospicui contributi”.