L’export italiano tiene: l'Istat certifica che a gennaio 2015 i prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca fanno registrare su base annua aumenti delle esportazioni del 3,8% e cali delle importazioni del 4,2%. Per prodotti alimentari, bevande e tabacco l'Istituto di statistica rileva, sempre su base annua, cali delle esportazioni dell'1,6% e delle importazioni del 3,7%

Coldiretti segnala però "il crollo del 37 per cento delle esportazioni di prodotti made in Italy in Russia, per effetto congiunto dell’embargo sui prodotti agroalimentari e del forte rallentamento dell’economia con il deprezzamento del rublo".

Se i settori più colpiti sono chiaramente quelli interessati dall’embargo scattato il 7 agosto 2014, dopo le sanzioni europee, con il divieto all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, perdite di quote di mercato considerevoli si registrano anche in altri importanti comparti, dal tessile ai mobili fino agli autoveicoli.
"Nell’agroalimentare - avverte la Coldiretti - si sommano anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il made in Italy".