Coldiretti segnala però "il crollo del 37 per cento delle esportazioni di prodotti made in Italy in Russia, per effetto congiunto dell’embargo sui prodotti agroalimentari e del forte rallentamento dell’economia con il deprezzamento del rublo".
Se i settori più colpiti sono chiaramente quelli interessati dall’embargo scattato il 7 agosto 2014, dopo le sanzioni europee, con il divieto all’ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, perdite di quote di mercato considerevoli si registrano anche in altri importanti comparti, dal tessile ai mobili fino agli autoveicoli.
"Nell’agroalimentare - avverte la Coldiretti - si sommano anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il made in Italy".
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Fonte: Agronotizie