“Una ricerca recentissima dice che ben 7000 cantieri in Italia potrebbero essere aperti nell’immediato e nel 90% dei casi invece se ne riparlerà solo tra 5 anni– sottolinea Massimiliano Pederzoli, presidente di Urber (Unione regionale bonifiche Emilia Romagna) - 34 mesi è il tempo medio di valutazione di un’opera solo a livello burocratico. Oggi vogliamo rimarcare come, a cinque anni dal riordino legislativo territoriale, l’operatività delle bonifiche si inserisce in questo quadro con una serie di cantieri in regione già aperti o in fase di avvio già da domani. Oggi i cantieri di bonifica in regione sono oltre 600 per un ammontare complessivo di 245 milioni e mezzo di euro".
Oggi l’Unità di missione del Governo in carica e il ministero dell’Ambiente cercano di ridurre notevolmente i tempi per sbloccare subito gli interventi individuando al contempo le risorse prontamente disponibili per opporre al dissesto qualcosa di molto concreto.
“In questo scenario estremamente più operativo le bonifiche italiane e quelle emiliano romagnole rappresentano un valore aggiunto rispetto al passato visti i tempi e le modalità con cui intervengono direttamente su tutto il territorio – dice il presidente nazionale Anbi Francesco Vincenzi - Molto spesso infatti una lunga catena di interventi preventivi minori e quindi più facili da “sdoganare” fanno risparmiare sette volte il costo di un intervento successivo fatto in emergenza o quello di una grande opera".
Nel corso dell’incontro il ruolo dei Consorzi in Regione è stato evidenziato da parte dell’assessore all’Ambiente e difesa suolo Paola Gazzolo, che ha spiegato come la sinergia attiva con la Regione Emilia Romagna consente di intervenire con maggior prontezza in zone che vivono sotto la costante minaccia del dissesto. Apprezzamento anche da parte dell’assessore all’Agricoltura Simona Caselli: “Puntiamo sulla bonifica di qualità e in Emilia Romagna le esperienze dei Consorzi sono virtuose. Sarà importante implementare ruolo e ricerca di fondi utili ove disponibili”.
Il presidente Anbi Vincenzi e il direttore Gargano hanno anche colto l’occasione per presentare il progetto dell’irrigazione Irriframe che rappresenterà le bonifiche nazionali ad Expo 2015 e che è stato realizzato col contributo fondamentale del Canale Emiliano Romagnolo. Un progetto che dimostrerà il contributo dell’agricoltura e dei Consorzi ad un modello di sviluppo basato sui valori del territorio e che troverà in Expo la vetrina più autorevole.
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Fonte: Anbi - Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni