Si apre oggi la riunione del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Ue a Bruxelles al quale parteciperà in qualità di presidente di turno, Maurizio Martina. Tra gli argomenti sul tavolo le misure per ridare ossigeno al settore agricolo europeo in affanno, la presentazione di un documento della presidenza sui giovani agricoltori; sarà inoltre avviata una discussione sulla situazione relativa all’embargo russo sulle produzioni europee e verrà fatto il punto sull Icann in merito all’assegnazione di domini internet.

Il Copa-Cogeca esorta i ministri ad adottare aiuti più mirati nel bilancio del 2015, che tengano anche conto del settore europeo delle carni suine, per sostenere gli agricoltori e le cooperative agricole dell'Ue, colpiti da una crisi senza precedenti. Il segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha affermato: “La proposta della Commissione europea di ridurre gli aiuti al settore agricolo europeo, in base a quanto avanzato nella lettera rettificativa al bilancio 2015, va rifiutata. È assolutamente inaccettabile, dal momento che non sono ancora stati stanziati fondi per il settore suinicolo europeo da quando il mercato russo ha chiuso le proprie porte a gennaio e il 24% del valore totale delle esportazioni di carni suine è normalmente destinato alla Russia. I prezzi sono diminuiti drasticamente negli ultimi due mesi e l'embargo comincia a farsi sentire, specialmente in Danimarca, esportatore di primo piano".

"Occorrono azioni tempestive per i settori delle carni suine, lattiero-caseario e ortofrutticolo dell'Ue -
ha proseguito Pesonen -, come anche per quello delle carni bovine, in modo da aiutare a stabilizzare questi mercati e prevenire la perdita di posti di lavoro a monte e a valle della catena alimentare, soprattutto nelle zone rurali dell'Unione. Bisogna stanziare all'occorrenza ulteriori fondi, di provenienza esterna al bilancio della Pac. Le misure di emergenza attualmente stimate a 344 milioni di euro vanno iscritte in delle linee specifiche del bilancio 2015. Tali misure, come anche ogni altro fondo aggiuntivo che potrebbe rivelarsi necessario nel 2015, devono essere finanziate da “entrate con destinazione specifica”. Il fondo di crisi andrebbe usato come ultima risorsa, solo quando ogni altra opzione è già stata impiegata. La cosa è altresì discussa in seno al comitato di conciliazione, i cui lavori termineranno il 17 novembre”.

Nel presentare le misure chiave per le diverse produzioni, Pesonen ha sottolineato: “Nel settore suinicolo dell'Ue bisogna svincolare dall'ammasso grosse quantità di prodotti di scarso valore, come grassi e frattaglie di maiale, in maniera da poter liberare la capacità di stoccaggio. Occorre sviluppare misure di emergenza per permettere l'utilizzo di questi prodotti a fini non alimentari, come ad esempio per la produzione di energia. Abbiamo bisogno di aiuto per trovare nuovi sbocchi di mercato per la produzione e che le barriere sanitarie e ogni altro ostacolo al commercio vengano rimossi. È inoltre necessario condurre campagne di promozione per le carni suine, una volta individuati nuovi mercati. Andrebbero anche stanziati fondi per cofinanziare regimi di promozione generici delle carni suine nel mercato interno dell'Ue. Qualora occorressero ulteriori misure, si potrebbe fornire un aiuto temporaneo per stoccare grassi e frattaglie di maiale commestibili. I regimi di ammasso si potrebbero utilizzare come soluzione temporanea, fino all'individuazione di nuovi mercati in Paesi non-Ue”.

In merito al settore lattiero-caseario, il Copa-Cogeca deplora il fatto che la Commissione europea abbia deciso di sospendere improvvisamente, alla fine di settembre, l'aiuto temporaneo all'ammasso privato per il formaggio. Questo tipo di aiuto dovrebbe essere ancora disponibile per i Paesi maggiormente colpiti dall'embargo, fra cui Lettonia, Estonia, Lituania e Finlandia. Vista la difficile situazione, occorre flessibilità a livello nazionale per permettere ai Paesi interessati di riprendersi dal superprelievo sul latte. Infine, vi è il rischio che il basso prezzo di riferimento per il latte possa far scendere i prezzi europei per il prodotto a livelli inferiori ai costi di produzione. Il prezzo di intervento per il latte deve quindi essere aggiornato urgentemente per tenere conto dell'aumento dei costi di produzione.

Quanto al settore degli ortofrutticoli, il Copa-Cogeca richiede di stanziare dei fondi a partire dal prossimo gennaio, per un aiuto che permetta il ritiro di prodotti dal mercato a fini di distribuzione gratuita ad organizzazioni caritative, per usi non alimentari e per la raccolta verde. Ciò allo scopo di prevenire un crollo completo del mercato, dato che la stagione sarà al suo apice e che i volumi di produzione saranno più elevati. L'applicazione dell'articolo 222 della Pac è necessaria per permettere alle organizzazioni di produttori come le cooperative agricole di reagire celermente. Inoltre il Copa-Cogeca esorta la Commissione a introdurre rapidamente delle misure per sostenere il mercato europeo delle carni bovine, compreso l'aiuto all'esportazione. La Commissione deve perseguire una campagna di promozione intensa e appoggiare la ricerca di nuovi mercati. Le barriere sanitarie e gli inutili ostacoli al commercio per questo settore vanno eliminati, in particolare nelle economie emergenti e i Paesi sviluppati.