"Il lavoro è già iniziato e si svolge su quattro turni e la campagna coinvolgerà 350 persone" afferma Dario Squeri titolare di Steriltom e presidente di Pomorete. "La produzione nella nostra azienda è prevista in 160mila tonnellate e l’augurio è che il tempo migliori, per noi e per i produttori". L’altra azienda piacentina che fa parte di Pomorete, Emiliana Conserve, ha una produzione prevista di 190mila tonnellate così da portare il totale di pomodoro trasformato da Pomorete a 350mila tonnellate.
Partecipando a un convegno sul pomodoro in provincia di Piacenza, Squeri ha detto che "quest’anno non verrà superata la soglia delle 2,4 milioni di tonnellate per il Nord Italia", una cifra che non verrà mai più oltrepassata perché ormai le aziende hanno stabilito su quale tipo di produzione concentrarsi. "Noi abbiamo dato certezza al reddito - ha continuato - e quindi alle programmazioni e per questo dobbiamo lavorare tutti insieme, trovare forme di aggregazione nuove, come i contratti pluriennali che diano appunto sicurezze sia al mondo agricolo, sia a quello industriale".
Il maltempo e questa estate sottotono sono la preoccupazione principale dell’industria di trasformazione. "La qualità del pomodoro arrivato nei primi due giorni è discreta – spiega Squeri – così come il grado Brix (misura la quantità di zuccheri, ndr) che, però, resta un po’ basso a causa delle piogge. Noi, comunque, nonostante le intemperie siamo partiti".
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Fonte: Pomorete