Le cause sono molteplici: la sovrapposizione delle raccolte in alcune aree produttive europee, ma in particolare l’andamento climatico sfavorevole che ha depresso i consumi sul mercato interno ma soprattutto sui mercati di destinazione del Nord-Europa.
Per questo Agrinsieme ha chiesto di attivare urgentemente alcune misure - già previste nella nuova Ocm unica - per mitigare gli effetti della crisi e tentare di attivare un “rimbalzo” delle quotazioni per il resto della campagna.
E’ necessario ottenere dalla Ue il riconoscimento di “grave turbativa di mercato” che consentirebbe di adottare misure tempestive di intervento di ritiro del prodotto di calibro più piccolo e di minor qualità, per un limitato periodo, a favore di tutti i produttori.
“Riteniamo che la crisi in corso della frutta estiva e la proposta di intervento condivisa nel gruppo di contatto e supportata dalle amministrazioni nazionali - sostiene il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative agroalimentari - debba esser portata all’attenzione del Consiglio dei ministri Ue in programma oggi, con l’obiettivo di coinvolgere anche altri Paesi produttori, ad iniziare dalla Grecia, per poi esser presentata alla Commissione Ue in occasione del Comitato di gestione di mercoledì 16 luglio”.
Questa è certamente un’azione concreta che può dare, se applicata a livello europeo, risposte immediate ai produttori. Tuttavia è indispensabile tornare a riflettere, una volta superata la campagna, anche su altre e possibili iniziative per strutturare al meglio la filiera, attraverso la programmazione produttiva ed elevando la concentrazione dell’offerta.
È stato fissata per il prossimo venerdì 18 luglio a Roma un’ulteriore riunione del gruppo di contatto pesche e nettarine di Italia, Francia e Spagna.
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Fonte: Agrinsieme