Prospettive di collaborazione a tutto campo tra agronomi e forestali lombardi e l’assessorato regionale all’Agricoltura in vista delle prossime sfide che attendono il settore agroalimentare lombardo, a partire dall’implementazione del nuovo Piano di sviluppo rurale: questo il punto di vista condiviso dai partecipanti all’incontro che si è svolto lo scorso 1° luglio presso la sede istituzionale di Palazzo Pirelli alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava, del direttore generale della Dg Agricoltura Roberto Cova e del Consiglio della Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Lombardia, guidata dal presidente Gianpietro Bara.

Si è trattato di un’incontro senz’altro positivo – ha evidenziato Bara al termine della riunione – che auspichiamo sia foriero di iniziative utili al fine di perseguire in modo ancor più efficace gli obiettivi di potenziamento del sistema primario lombardo, di cui la Regione si sta facendo responsabilmente portatrice”.

La struttura organizzativa e l’azione coordinata dei sette Dipartimenti istituiti dal Consiglio della Federazione, il percorso di avvicinamento al congresso mondiale degli agronomi previsto per il 2015 in concomitanza con Expo e il piano formativo per l’aggiornamento professionale di dottori agronomi e dottori forestali sono stati al centro della prima parte dell’incontro.
Tra le priorità evidenziate dalla Federazione, nell’ambito delle molteplici proposte formulate per la versione definitiva del nuovo Piano di sviluppo rurale, è emersa anche la necessità di dare applicazione, alla Sottomisura 2.1a, dedicata agli incentivi per attività di consulenza aziendale. “Si tratta di una misura che potrebbe avere un notevole impatto per lo sviluppo dell’ecosistema imprenditoriale agricolo – ha osservato Claudio Leoni, coordinatore del Dipartimento Agricoltura, sviluppo sostenibile, Psr, sicurezza e qualità agroalimentare della Federazione – a patto che si valorizzi appieno l’apporto dei liberi professionisti, facilitando il rapporto di consulenza delle aziende agricole con agronomi e forestali”.

A sua volta Giambattista Merigo, coordinatore del Dipartimento Zootecnia, energie rinnovabili e certificazione energetica della Federazione, ha evidenziato l’urgenza di una revisione della bozza del decreto interministeriale relativo agli effluenti di allevamento e delle acque reflue di cui all’art. 112 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, a fronte della perdurante situazione di crisi della zootecnia lombarda legata alla questione nitrati.

Da parte sua l’assessore Fava ha testimoniato la concreta volontà della Regione di proseguire una stretta interlocuzione con la Federazione, al fine di mettere a frutto al massimo grado il cammino di confronto avviato con le rappresentanze dei professionisti del settore. Anche da parte del direttore generale Roberto Cova è stata offerta la massima disponibilità a valutare congiuntamente le questioni tecnico-normative per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento ed innovazione del settore agricolo lombardo.
L’assessore Fava ha infine auspicato una rapida conclusione a Bruxelles dell’istruttoria sul Psr lombardo da parte dell’Ue e la conseguente apertura dei bandi indetti per le nuove misure in programma a partire presumibilmente dal prossimo mese di ottobre.