Il Dl #campolibero, che indubbiamente si muove nell’ottica della modernizzazione dell’agricoltura italiana, giunge dopo il Dl 66 e la stangata fiscale per il settore, oltre che le penalizzazioni per le rinnovabili. Nel provvedimento ora varato ci sono novità positive, come quelle per il lavoro agricolo e le deduzioni Irap che favoriscono l’occupazione e l’accesso dei giovani in agricoltura, ma le risorse disponibili sono insufficienti”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo al Senato all’audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Industria sul disegno di legge n. 1541, concernente la conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91.
 
Ad avviso del presidente di Confagricoltura il credito di imposta andrebbe previsto anche ai titolari del reddito agrario, così come i benefici per favorire l’occupazione andrebbero estesi anche alle imprese societarie. Preoccupa poi che norme penalizzanti, come quelle sul costo fiscale legato alla rivalutazione degli estimi catastali per i soggetti non professionali, rischino di ripercuotersi sugli affitti.
 
La visione dell’agricoltura che ha #campolibero ci piace, ma deve essere alla base di tutte le disposizioni per il settore; assistiamo invece ad approcci a corrente alternata – ha concluso Mario Guidi -. Se l’agricoltura serve al Paese, è volano dell’economia, favorisce la crescita, ci attendiamo che non venga penalizzata da oneri fiscali insopportabili; e che non sia esclusa da bonus per gli investimenti (ad esempio per l’acquisto di macchine agricole) che, in base alle disposizioni previste, sono applicabili da tutti, tranne che dagli agricoltori”.