Il settore agroalimentare veneto mostra solidità e i dati presentati oggi da Veneto Agricoltura ne sono la conferma".

Con queste parole l'assessore all'Agricoltura Franco Manzato ha introdotto oggi a Legnaro (Pd) la tradizionale conferenza stampa di Veneto Agricoltura per la presentazione del Report 2013 sulla congiuntura del settore agroalimentare regionale. 

"Ora, con i nuovi strumenti finanziari a disposizione – ovvero Pac e Psr 2014-2020 – le imprese agricole venete avranno la possibilità di rafforzare ulteriormente la loro competitività - ha continuato Manzato - Peccato che in fase di accordo tra Stato e Regioni, in merito alla definizione dei diversi aspetti dell’applicazione dei pagamenti accoppiati agli agricoltori, il Governo non abbia accolto la nostra richiesta di puntare tutto sul comparto della carne bovina, come ha fatto la Francia”.

L’agricoltura veneta nel 2013 ha saputo infatti difendersi bene dalla crisi che attanaglia l’economia nel suo insieme.
Un dato su tutti: il valore della produzione agricola è aumentato complessivamente di circa il 4% rispetto al 2012, sfiorando i 5,5 miliardi di euro, un risultato ottenuto grazie alla buona performance di alcune produzioni quali mais, soia e vino.

La fotografia dell’agroalimentare veneto 2013 mostra però anche altri dati; su tutti l’ulteriore calo del numero delle imprese agricole attive iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, sceso a 67.682 aziende, legato al lento ricambio generazionale e al contemporaneo accorpamento delle proprietà (-6,5% rispetto al 2012). In calo anche il numero di occupati in agricoltura, scesi nel 2013 a 65.536 addetti (-13% rispetto all’anno precedente).

Per quanto riguarda la nuova annata agraria, vengono date in calo le superfici coltivate a frumento tenero (-10/15%) e frumento duro (-20%), mentre per l’orzo si stima una crescita (+5% circa). Tra le colture a semina primaverile, in aumento la barbabietola da zucchero (+50%) e la soia (+20%); in calo invece le semine di mais (-10/15%, con punte di -15/20% nelle province di Padova e Rovigo).
Per le orticole si segnala oggi un regolare sviluppo, ma la maturazione anticipata di fragole e asparagi ha provocato la sovrapposizione con la merce proveniente da altri areali produttivi nazionali ed esteri, generando un surplus di offerta che ha penalizzato i prezzi.
Per i vigneti, la vendemmia 2014 sarà anticipata di almeno una settimana rispetto all’anno precedente, prevedendo la raccolta delle uve Pinot grigio e Chardonnay a ridosso di ferragosto e quelle di Merlot nella prima decade di settembre. Lo stato fitosanitario è giudicato buono, con una bassa incidenza delle malattie fungine, ma la resa è stimata in calo di circa il 5-10% rispetto all’anno precedente.
Nel primo semestre del 2014 le quotazioni del latte sono rimaste su livelli più elevati di circa +10% rispetto al medesimo periodo del 2013.
Il mercato della carne bovina sta subendo il calo dei prezzi degli animali da macello a fronte di un aumento del numero dei capi macellati. Le quotazioni dei suini dimostrano un andamento leggermente più favorevole rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il Report 2013 copre i settori di cereali e colture industriali, colture ortofrutticole, florovivaismo, vitivinicoltura, zootecnia, pesca e acquacoltura, industria alimentare e import/export: leggi il report completo sul sito di Veneto Agricoltura.