"C’è bisogno di una nuova strategia sull’applicazione della direttiva nitrati, che permetta finalmente di raggiungere i necessari standard ambientali senza porre limiti ingiustificati alla competitività delle aziende agricole e zootecniche in particolare, che hanno già subito pesanti ripercussioni sul fronte dei costi e della produzione".

Lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori, alla luce di quanto emerso dal tavolo di confronto tra ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, regioni e organizzazioni agricole.

Nel dettaglio, la Cia esprime soddisfazione per l’impegno preso dai ministri di pubblicare, entro il 30 giugno, un decreto che ponga un punto fermo sia sul fronte dell’aggiornamento della normativa sui nitrati che sull’equiparazione del digestato ai fertilizzanti minerali. Si tratta di un importante passo in avanti, dopo un lungo periodo di stallo, di cui va dato atto al pragmatismo dei due ministri.

"Dal nuovo testo del decreto sull’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento - spiega la Cia - ci aspettiamo, oltre a norme chiare sull’utilizzo del digestato, anche interventi per affrontare con più flessibilità un altro punto critico evidenziato nel corso dell’incontro: vale a dire l’eccessiva rigidità del divieto di spandimento “a calendario” dei reflui zootecnici nei mesi invernali; un limite che potrebbe essere superato facendo riferimento a specifici bollettini agrometereologici".